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È una fase fisiologica della vita delle donne, anche se in molte di loro il solo pensiero crea scompiglio. La menopausa, ovvero la fine delle mestruazioni che determina la perdita della capacità riproduttiva, può essere un’esperienza non facile, per diverse ragioni. Una di queste chiama in causa la propria linea, perché superato questo step molte donne tendono ad assumere qualche chilo di troppo. Si tratta di una conseguenza inevitabile?

UN MINIMO AUMENTO DI PESO E’ FISIOLOGICO

L’aumento di peso in questo particolare periodo di vita della donna è quasi fisiologico: poiché correlato in parte alla carenza di estrogeni, che contribuisce a una progressiva riduzione del metabolismo basale. La successiva assenza totale di ormoni può portare a un lento ma progressivo incremento di peso. L’aumento di peso, in genere, avviene soprattutto a livello della circonferenza addominale.

Estetica a parte, questo aspetto preoccupa per le implicazioni che oggi risultano correlate all’aumento del girovita: considerato responsabile del rischio aumentato di sviluppare ipertensione, iperinsulinemia e dislipidemie. Tutti fattori di rischio da tempo collegati all’incremento nell’incidenza delle malattie cardiovascolari e del diabete di tipo 2.

Il girovita non dovrebbe mai misurare più di ottantotto centimetri, secondo quanto riportato nelle linee guida di diverse società scientifiche europee (102 negli uomini).

MODERAZIONE A TAVOLA E ATTIVITA’ FISICA

Detto ciò, rimanere in forma anche dopo aver superato il mezzo secolo di vita è possibile. Avvicinandosi alla menopausa, il fabbisogno calorico totale diminuisce. Per questo è importante praticare una moderata attività fisica, oltre che ridurre le porzioni. La dieta, se non già equilibrata prima, necessita di una rimodulazione con la fine dell’età fertile.

Secondo le conclusioni di una ricerca pubblicata sul «Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics», ridurre il numero delle cene al ristorante, il consumo di bevande alcoliche e zuccherate, di cibi fritti e dolci nei primi sei mesi dopo l’arrivo della menopausa è determinante ai fini del mantenimento di un buon peso corporeo. Mentre sul lungo termine a fare la differenza è l’aumento dei consumi di frutta e verdura, che deve viaggiare di pari passo con la riduzione dei piatti a base di carne e formaggi. Conclusioni che confermano l’importanza di una dieta basata sui prodotti vegetali per mantenere il peso forma e restare a lungo in salute.

IL RUOLO DELLA SOIA DOPO LA MENOPAUSA

Diversi studi scientifici hanno inoltre dimostrato una minore incidenza di sintomi e di conseguenze legate a una diminuzione degli estrogeni nelle popolazioni asiatiche che, com’è noto, consumano prodotti contenenti fitoestrogeni: tra questi, il più comune e più facile da reperire oggi è la soia, che secondo alcuni studi contribuirebbe a favorire l’aumento dei livelli di colesterolo buono nel sangue, proteggendo così la salute del cuore. Gli isoflavoni contenuti nella soia, inoltre, agirebbero come antiossidanti, contribuendo a inibire la produzione di radicali liberi, che sono associati all’invecchiamento e a patologie degenerative di organi e tessuti.

Twitter @fabioditodaro

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