«Voglio dimagrire»
Ottima decisione, se significa non tanto limitarsi a perdere peso ma dire addio all’inattività fisica che è costata al mondo 76 miliardi di dollari nel solo 2013, secondo la prima stima dell’impatto economico della pandemia globale di sedentarietà apparsa su Lancet. Muoversi è salutare e riduce il rischio di sviluppare malattie non trasmissibili come malattie cardiache, ictus, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. Secondo uno studio appena pubblicato su Frontiers in Public Health, oggi il 76% della popolazione mondiale sarebbe «overfat», avrebbe cioè un eccesso di tessuto adiposo, una condizione in cui versano non solo gli obesi ma anche molte persone normopeso. Secondo gli autori, il concetto di «overfat» dovrebbe rimpiazzare quello di obesità e di sovrappeso: per individuare i soggetti a rischio di sviluppare alcune patologie, come le malattie cardiovascolari, il diabete e disordini metabolici, l’adiposità eccessiva sarebbe un indicatore più efficace di un generico riferimento ai chili di troppo.
«Mi dedicherò di più agli amici»
L’amicizia fa bene alla salute, chi ha solidi legami sociali vive più a lungo e la solitudine accelera il declino cognitivo negli anziani. La mancanza di rapporti interpersonali ha delle conseguenze nefaste al pari dei più noti fattori di rischio di morte prematura, come ad esempio sedentarietà o abuso di sostanze.
«Smetto di fumare»
Dire addio alle sigarette è il proposito del nuovo anno più disatteso, secondo un’indagine della Royal Society for Public Health britannica. In Italia, ogni giorno si registrano più di 110 nuove diagnosi di tumore del polmone, oltre l’80% delle quali sono provocate dal fumo; nel nostro paese le patologie correlate al fumo causano anno circa 83 mila decessi. Come è stato detto e scritto in ogni modo possibile, fumare fa sempre male, dovesse anche trattarsi di una sola sigaretta al giorno, come ha recentemente dimostrato uno studio americano.
«Ridurre il consumo di alcol»
L’alcol è tossico e il suo legame con molte patologie, tra cui pressione alta, ictus, malattie del fegato e cancro, è certo. Quindi, come si legge in un editoriale del British Medical Journal, i medici dovrebbero ben guardarsi dall’affermare che un bicchiere o due possono far bene: con l’alcol evapora anche ogni speranza di un beneficio per la salute.
«Dormire di più»
I disturbi del sonno interessano 9 milioni di italiani, ma dormire poco e male non incide soltanto sul nostro umore ma anche sul benessere dell’organismo. È ormai chiaro, infatti, che il sonno è un prezioso alleato per la nostra salute e i suoi disturbi – come insonnia, difficoltà ad addormentarsi o risveglio anticipato - hanno una stretta correlazione con molte patologie.
«Il bicchiere mezzo pieno»
Guarda sempre il lato positivo della vita. Già, la felicità fa bene alla salute, in particolare al cuore, come ha sancito una ricerca condotta dal Medical Center della Columbia University secondo la quale chi si dichiara felice ha meno attacchi di cuore dei propri coetanei.
«Arricchirsi intellettualmente»
Una vita attiva aiuta a mantenere il cervello efficiente e in forma anche più in là con gli anni. Ma non solo. Tornare a scuola o dedicarsi allo studio di qualcosa di nuovo, riaccendendo la propria curiosità, tiene lontano il rischio di sviluppare Alzheimer o altre demenze: più la nostra vita è ricca di contatti e stimoli, migliore sarà l’efficienza del nostro cervello, che arriverà ben nutrito nell’età avanzata e quindi più al riparo dal danno neuronale (teoria della «riserva cognitiva»).
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