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Un farmaco utilizzato correntemente per la cura dell’artrite reumatoide sembrerebbe essere utile nel trattamento dell’alopecia. E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che emerge da uno studio congiunto di Yale e Stanford University pubblicato sulla rivista JCI Insight. La molecola in questione, tofacitinib, è stata in grado di promuovere la ricrescita dei capelli in oltre il 50% dei casi di persone colpite da alopecia aerata.

CHE COS’È L’ALOPECIA?

L’alopecia aerata è una malattia autoimmune caratterizzata dalla progressiva perdita di peli, capelli, ciglia e sopracciglia. A differenza della classica calvizie, causata principalmente da un’alterazione ormonale, nell’alopecia aerata il sistema immunitario colpisce selettivamente i follicoli piliferi. Una vera e propria aggressione che porta all’indebolimento di queste strutture e alla loro progressiva perdita funzionale. Alla base della patologia sembrerebbe essere una ragione genetica. La malattia insorge principalmente durante l’infanzia e l’adolescenza.

QUALI SONO LE TERAPIE?

Purtroppo allo stato attuale della ricerca non esiste una cura vera e propria per l’alopecia aerata. Nelle forme acute il trattamento principale consiste nella somministrazione di cortisone in modo da tamponare l’infiammazione generata dal sistema immunitario contro i follicoli piliferi. Nella fase cronica della malattia si agisce invece attraverso l’utilizzo di SADBE (dibutilestere dell’acido squarico) e DFC (difenilciprone). In ogni caso si tratta di cure volte a limitare i sintomi della malattia.

BLOCCARE L’AGGRESSIONE AI FOLLICOLI

Con lo studio degli scienziati statunitensi l’approccio al trattamento dell’alopecia aerata potrebbe cambiare radicalmente. Il farmaco utilizzato è tofacitinib, una molecola approvata nella cura dell’artrite reumatoide. Essa agisce andando ad inibire la produzione di alcune sostanze che promuovono i processi infiammatori. Precedenti studi avevano dimostrato che tofacitinib poteva essere utile sia nelle persone che soffrono di alopecia sia di psoriasi e vitiligine. I dati da poco pubblicati confermano le prime impressioni. Nel caso dei pazienti affetti da alopecia aerata il farmaco ha funzionato in più del 50% dei 660 pazienti arruolati nello studio.

Risultato? Capelli e peli sono tornati a ricrescere. Un risultato importante che deve comunque essere preso con le dovute cautele. L’utilizzo del farmaco in questione deve essere valutato attentamente per via dei possibili effetti collaterali.

Twitter @danielebanfi83

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