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Si parla tanto di sesso, ma forse non sempre ci si ferma a riflettere sufficientemente sul senso del benessere sessuale: di sicuro non si può dire che ce l’abbia chi non lamenta disfunzioni o disturbi nell’intimità, ma è anche un qualcosa di irraggiungibile per chi ha esperienze sessuali che non sono né sane e né sicure.

MENTE E CORPO DEVONO ESSERE APPAGATI

Si può infatti dire di godere del benessere sessuale quando mente e corpo sono appagati da come si vive la sessualità, che per la complessità che raggiunge nell’essere umano non si può ridurre a mero evento fisico.

«Sessualità, una emozione da vivere». È questo lo slogan scelto per la terza edizione della Settimana del Benessere Sessuale promossa dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS) e patrocinata dal Ministero della Salute e dall’Ordine Nazionale degli Psicologi.

L’evento si svolge in tutta Italia dal 1 all’8 ottobre e durante la Settimana verranno offerte delle visite sessuologiche gratuite, organizzati dibattiti e incontri pubblici sulle tematiche della sessualità e sulla promozione del benessere sessuale.

«Sul sito www.fissonline.it possono essere consultate le iniziative proposte nella propria regione» spiega la dottoressa Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa dell’Istituto di Sessuologia clinica di Roma e presidente della FISS.

CHE COSA SI INTENDE PER SESSO SICURO

Quando si parla di sesso sicuro si intende la capacità di avere rapporti sessuali senza il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili: secondo i dati resi noti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) le tre più comuni infezioni sessualmente trasmissibili gonorrea, clamidia e sifilide colpiscono quasi 215 milioni di persone ogni anno.

NON RINUNCIATE MAI AL PIACERE

«A volte si associa il sesso sicuro ad una programmazione dell’attività sessuale, andando in tal modo ad intaccare la presunta atmosfera di spontaneità: voglio sottolineare che praticare il sesso sicuro non significa rinunciare al piacere, anzi essere consapevoli dei comportamenti sessuali che si mettono in atto significa tutelare la propria salute e quella del partner» commenta la dottoressa Rossi.

«È bene precisare inoltre – Chiarisce ancora la dottoressa Rossi – che le infezioni sessualmente trasmesse non hanno un’implicazione diretta sui rapporti sessuali, ma possono averla in un secondo momento, quando l’infezione stessa, magari richiede un periodo di astinenza per le cure necessarie, oppure quando il sospetto (dove e con chi l’avrà presa) si insinua nella relazione. Se non diagnosticate e adeguatamente trattate, possono determinare importanti conseguenze a carico dell’apparato riproduttivo maschile e femminile».

NEL SESSO ANALE USARE SEMPRE IL PRESERVATIVO

Chi può dire di praticare davvero sesso sicuro? Chi utilizza il preservativo in caso di rapporti vaginali, anali o oro genitali con un nuovo partner, chi si impegna a ridurre il numero di partner occasionali poiché la monogamia è la miglior prevenzione dalle infezioni sessualmente trasmesse e dall’HIV, chi evita le pratiche violente che possono provocare lacerazioni.

È fondamentale anche utilizzare sempre un preservativo lubrificato in caso di rapporti anali poiché a questo livello le mucose si lacerano facilmente, evitando il sesso orale e la penetrazione se uno dei partner presenta ulcere genitali o secrezioni anomale.

NON SOLO PENETRAZIONE PER ESSERE APPAGATI

Il sesso può essere bello anche senza penetrazione, ma riscoprendo pratiche come massaggi, carezze, abbracci e masturbazione. «Bisognerebbe imparare a pensare alla sessualità come ad un variegato repertorio di comportamenti intimi, senza una priorità precisa, ma con una interscambiabilità di gesti che possono dare piacere. Solo in questo modo possiamo godere della vita sessuale anche in quelle condizioni che magari richiederebbero una astinenza forzata» commenta ancora la dottoressa Rossi.

ATTENZIONE: IL SESSO ORALE NON È SICURO COME SI PENSA

In molti ritengono che questa pratica sia esente da complicazioni: gonorrea, herpes, sifilide, epatite B, HIV, clamidia, giardiasi e amebiasi sono tutte malattie che si trasmettono anche per questa via.

È bene sapere, inoltre, che non è mai sicuro fare sesso in presenza di ferite, ulcere o perdite sia sui genitali che in bocca, come pure non bisognerebbe mai lavarsi i denti prima del sesso orale poiché lo spazzolamento può provocare microabrasioni in bocca che potrebbero infettarsi durante il rapporto.

Non bisogna mai ingoiare l’eiaculato maschile, come nemmeno il sangue mestruale o le secrezioni vaginali.

Il DAM è una barriera di lattice utile nel caso di sesso orale verso una donna, alla stregua del profilattico nel sesso orale rivolto all’uomo, magari scegliendo quelli aromatizzati per ridurre il gusto di gomma in bocca che può essere spiacevole.

L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA INFORMAZIONE IN AMBITO SESSUALE

«È importante fornire delle corrette informazioni nel campo della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse. Sappiamo dalle ricerche che la popolazione giovanile è quella più esposta a comportamenti sessuali a rischio: a questa età la sensazione di onnipotenza e di invulnerabilità si accorda con una sessualità non protetta, magari non si hanno rapporti penetrativi per timore di una possibile gravidanza, ma si praticano rapporti anali e orali senza nessun tipo di protezione» spiega la dottoressa Rossi.

I GIOVANI SONO PIU’ A RISCHIO PERCHE’ INESPERTI E SPERICOLATI

«Le prime esperienze sessuali sono quelle che possono determinare la vita sessuale futura. I primi fallimenti, le inadeguatezze, le paure del giudizio fanno parte del gioco della crescita, affrontare tutto questo senza enfatizzare o drammatizzare aiuta nella conoscenza di sé e dell’altro e sostiene nella costruzione di una consapevolezza del proprio benessere sessuale. In alcuni casi può essere necessario e utile rivolgersi agli specialisti della salute sessuale: il sessuologo, l’andrologo, il ginecologo sono le persone di riferimento che possono aiutare a comprendere se e quando ci sono problemi nella sfera della sessualità».

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