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Al via un progetto per la prevenzione andrologica in età pediatrica e adolescenziale: vedrà coinvolti andrologi e pediatri italiani. Circa la metà degli adolescenti ha almeno un problema andrologico, potenziale anticamera dell'infertilità maschile. Che, in Italia, sta raggiungendo livelli alalrmanti.

L'80% dei problemi andrologici si sviluppa in età pediatrica ma, almeno la metà, potrebbe essere evitata con la prevenzione come è stato ricordato durante il congresso annulae della Società italiana di andrologia. «L'andrologo rimane la figura di riferimento - spiega Giorgio Franco presidente Sia e professore al dipartimento di Urologia Bracci dell'università Sapienza di Roma - è questo progetto rappresenta un cambiamento epocale nella prevenzione di queste patologie, grazie anche alla collaborazione con i pediatri». Nel Lazio, su 600 adolescenti tra 15 e 19 anni, in circa 6 su 10 sono state riscontrate una o più patologie andrologiche.

Un programma di prevenzione uro-andrologiche, insieme alal consapevolezza dei genitori di far visitare i ragazzi da un andrologo durante l'adolescenza, potrebbe portare a un risparmio di 76milioni di euro entro il 2025 per il servizio sanitario. «Rispetto a venti anni fa l'infertilità maschile è molto cresciuta, divrsi i possibili motivi. Sicuramente, ruoli importanti sono attribuibili all'abolizione della leva e , quindi, al controllo sanitario per tutti durante le visite. Ma anche al cambiamento dei fattori ambientali» ricorda Alessandro palmieri, professore di Urologia alla Clinica urologica dell'università di Napoli Federico II.

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