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Dolci, biscotti e chi più ne ha più ne metta. Il Natale col suo carico di dolcezza sta arrivando, ma attenzione alla tentazione di mangiare l'impasto crudo a base di farina dalla ciotola. Questa abitudine, comune quando si preparano certe prelibatezze a casa, può essere dannosa per la salute perché la farina può ospitare teoricamente un tipo di batterio E.Coli, in agguato in ambienti umidi come la carne per hamburger e le verdure a foglia verde ma che può anche prosperare in contesti aridi, secchi. A evidenziarlo è uno studio guidato da Samuel J. Crowe, dei Centers for Disease Control and Prevention Usa, pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Gli studiosi hanno preso le mosse da un'epidemia di Escherichia coli che tra il dicembre 2015 e l'estate 2016 ha colpito 56 persone in 24 stati americani, portando anche a un richiamo di diverse tonnellate di farina. Oltre un quarto di coloro che sono stati colpiti hanno avuto bisogno di un ricovero ospedaliero, una persona e' andata incontro a insufficienza renale ma per fortuna sono tutti guariti. I ricercatori hanno riscontrato che ciò era collegato all'utilizzo di alcuni brand di farina e significativamente associato alla degustazione di un impasto fatto in casa non cotto.

«Non vogliamo rovinare le Feste, ma semplicemente avvertire dei rischi» evidenzia Crowe al New York Times. Mentre da Marguerite A. Neill, professore associato di medicina della Brown University, arriva il consiglio di lavare le mani con sapone in acqua calda dopo aver maneggiato la farina, come dopo aver utilizzato un mattarello. Per quanto riguarda i prodotti finali, invece, nessun problema: il calore elevato e prolungato uccide gli agenti patogeni.


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