Diabete di tipo 2 e obesità sono fattori di rischio che predispongono all’insorgenza di almeno otto diversi tumori: al seno, all’endometrio, al colon-retto, al fegato, al pancreas, all’esofago, alla colecisti e alle ovaie.
Fin qui, nulla di nuovo. Ma la traduzione in numeri di questa evidenza scientifica, dà la misura dell’impatto di questi problemi sulla salute pubblica. Sono almeno ottocentomila le diagnosi annue di cancro, pari al sei per cento del totale, provocate dall’eccesso di peso e dal diabete, che molto spesso è una conseguenza dell’obesità.
I dati emergono da uno studio condotto all’Imperial College di Londra, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista «The Lancet Diabetes & Endocrinology».
I risultati dello studio
I ricercatori hanno fotografato la situazione relativa al 2012: anno in cui di fatto una diagnosi su quattro è effettuata in persone diabetiche e una su tre in persone che nello stesso periodo erano in sovrappeso o obese. A livello individuale, però, quest’ultimo aspetto è risultato avere un impatto maggiore sul rischio di ricevere una diagnosi oncologica, rispetto al diabete di tipo 2.
La correlazione è emersa in maniera più significativa tra le donne: in un rapporto di due a uno rispetto agli uomini. Per giungere a queste conclusioni, gli scienziati britannici hanno raccolto i dati di incidenza relativamente a 12 diverse neoplasie, per poi incrociarli con l’eventuale compresenza di fattori di rischio quali il sovrappeso (o l’obesità) e il diabete: dividendo poi i dati per sesso e fascia d’età dei pazienti considerati.
È così emerso che negli uomini i tumori del fegato e del colon-retto sono quelli a cui risultano più esposte le persone con un girovita troppo esteso, se non pure diabetiche. Nelle donne, invece, i rischi maggiori riguardano il seno e l’endometrio. Le evidenze hanno riguardato principalmente cittadini di Paesi occidentali, ma in realtà a preoccupare è anche il trend crescente registrato tra il 1980 e il 2002 in quelli a medio e basso reddito.
Le preoccupazioni per il futuro
Il legame tra il sovrappeso e l’insorgenza di diversi tumori è noto da tempo. Più recenti, invece, sono le evidenze di una correlazione tra le malattie oncologiche e il diabete di tipo 2. Considerando l’epidemia in corso , è dunque lecito immaginarsi un’ulteriore impennata delle diagnosi.
Nel lavoro sono tracciate alcune stime: se i tassi globali di diabete e sovrappeso continueranno a crescere, la percentuale di tumori attribuibili ai fattori combinati aumenterà di oltre il trenta per cento nelle donne e del venti per cento negli uomini entro il 2035.
«Ecco perché gli sforzi, sia dei medici sia di chi si occupa di salute pubblica, dovrebbero tendere all’identificazione di misure di prevenzione, controllo e screening delle persone a rischio - afferma Jonathan Pearson-Stuttard, primo autore della ricerca ed esperto di salute pubblica dell’Imperial College -. Non si può attendere oltre. Servono politiche che incentivino il consumo di alimenti salutari e che permettano di ridurre le complicanze di malattie croniche quali l’obesità e il diabete».
Twitter @fabioditodaro
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