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Giocare a pallone per tanti anni allunga la vita delle cellule muscolari e nervose. Non è più solo un'ipotesi legata ai generici benefici dell'attività sportiva ma lo dimostra uno studio italo-danese presentato nel corso del 49/mo Congresso nazionale della SIBioC (Società Italiana Biochimica Clinica e Biologia Molecolare) a Firenze. «Oggi la nostra disciplina, sempre più aggiornata e trasversale, è in grado di studiare particolari sostanze nei muscoli - spiega Marcello Ciaccio, presidente della società scientifica - che ci permettono di verificare quanto l'esercizio fisico continuativo influenzi la longevità».

Allo studio, presentato nel corso del congresso, ha partecipato il gruppo dell'università di Napoli in collaborazione con quella di Copenhagen ed ha permesso di verificare che chi ha giocato a football per lungo periodo presenta una migliore funzione cardiorespiratoria rispetto ai coetanei che non hanno praticato sport.
I marker che oggi siamo in grado di studiare in laboratorio indicano che il calcio praticato per tutta la vita consente di ottenere risultati positivi sulla regolazione delle sostanze coinvolte nell'integrità delle cellule nervose e nei tessuti muscolari. Secondo i ricercatori, i dati indicano miglioramenti tali da considerare l'allenamento continuativo con l'attività calcistica uno strumento per la prevenzione delle malattie e per ritardare il declino legato all'età. I risultati ottenuti con misurazioni di laboratorio documentano che l'allenamento fisico migliora la forza muscolare, la composizione corporea, la capacità cognitiva e la qualità di vita anche in pazienti con BPCO (Bronco-pneumopatia Cronica Ostruttiva).

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