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La sindrome da stanchezza cronica non è semplicemente un disturbo di natura psicologica: le cellule immunitarie, i globuli bianchi, delle persone che ne sono affette sono “prosciugati” di energia. È quanto emerge da una ricerca dell'Università di Newcastle, pubblicata su Plos One.

Per lo studio sono state prese in esame le cellule sanguigne di 52 persone con sindrome da stanchezza cronica, confrontandole con quelle di un gruppo di controllo composto da 35 persone sane. Entrambe sono state sottoposte a test per vedere il livello di respirazione cellulare (processo che genera gran parte della loro offerta energetica).

I risultati hanno permesso di stabilire che i globuli bianchi delle persone con sindrome da fatica cronica non potevano produrre tanta energia, al massimo il 50% rispetto a quelle delle persone sane. Non solo: sono stati esaminati anche altri fattori (perdita di protoni, capacità di riserva, respirazione non mitocondriale, efficienza di accoppiamento).

Gli studiosi hanno insomma trovato elementi concreti che indirizzano verso una base biologica di questa patologia, che per molte persone rappresenta una difficoltà a completare anche semplici attività quotidiane e che ne obbliga tante a letto per tempi prolungati. Nel solo Regno Unito colpite sono 250mila persone.

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