Indumenti stretti, fumo, alcol, dieta sbagliata e sedentarietà. Anche a causa di queste cattive abitudini, nei giovani si riducono gli spermatozoi sani e negli uomini di mezza età cala la quantità di testosterone. A fare il punto sui nemici della fertilità maschile, il seminario "La salute andrologica: corretta informazione, efficace prevenzione e diagnosi precoce" organizzato dal Policlinico Umberto I - Università La Sapienza di Roma.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi occidentali, il 15-20% delle coppie soffre di infertilità e nel 35-40% di questi casi dipende dall'uomo. «Tra i maschi nati nel 1979 e i nati nel 1987 il numero di spermatozoi morfologicamente normali si è ridotto del 25%, secondo uno studio di International Journal of Andrology», spiega Andrea Isidori, professore associato di Andrologia dell'Università la Sapienza e membro del direttivo della European Academy of Andrology.
A testimoniare che qualcosa sta danneggiando la fertilità maschile, anche uno studio sul New England Research Institute che indica come i cinquantenni di oggi hanno livelli di testosterone minori del 10% dei cinquantenni di 30 anni fa, con conseguenze su ossa, muscoli e umore. Diverse le cause del trend di riduzione della fertilità maschile.
«Alcol, fumo, sedentarietà e droghe - spiega l'esperto - sono responsabili di una riduzione fino al 10% del volume del testicolo tra i giovani, con conseguenze a lungo termine. Tra i rischi, oltre a malattie sessualmente trasmissibili come l'Hpv, anche l'obesità. Mentre una dieta sana riduce il rischio di avere alterazioni nel liquido seminale di circa il 15%» Pollice verso anche per indumenti intimi stretti o in fibre sintetiche non traspiranti, che innalzano la temperatura dei testicoli. «Indossando mutande strette tutte le notti, come dimostra uno studio su Human Reproduction - conclude - si registra una riduzione degli spermatozoi fin quasi l'azzeramento».