Pesca e Dafne faranno compagnia ai pazienti in attesa della visita o di ricevere il trattamento chemioterapico. Di pet therapy si parla da tempo e questa volta i quattro zampe entrano in corsia in un reparto di oncologia. Siamo nel cuore di Roma, nell’isola tiberina.
Insieme a Pesca e Dafne, ci sono anche gli psicologi e gli addestratori dell’associazione ANIAA (Associazione Nazionale Interventi Assistiti con Animali). «Attraverso il contatto con gli animali si vuole favorire un rilassamento corporeo e determinare un riequilibrio dello spazio mentale con una rimozione temporanea di quei pensieri poco piacevoli che fanno parte della vita di tutti i pazienti e in particolare di quelli affetti da tumore» spiega Domenico Corsi, primario di Oncologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina. «Impegnando il corpo e la mente nel prendersi cura di un animale, la persona ha una riconsiderazione di sé stessa non solo come malato, ma anche come individuo con un proprio valore e un proprio ruolo nelle situazioni che si vengono a creare nel contesto della malattia».
COS’E’ LA PET THERAPY
Pet Therapy è il termine di uso comune per le varie attività che coinvolgono gli animali. Tecnicamente si distinguono varie tipologie di interventi: le attività svolte con l’ausilio di animali (Aaa) sono attività ricreative per il miglioramento della qualità della vita; l’Educazione assistita con l’ausilio di animali (Eaa) sono interventi con obiettivi specifici in presenza del professionista in ambito educativo e le Terapie effettuate con l’ausilio di animali (Taa) sono un’integrazione del trattamento di una patologia.
Numerosi progetti con gli animali sono in corso in Italia, come ad esempio al Meyer di Firenze e al Niguarda di Milano ed hanno dimostrato l’efficacia terapeutica degli interventi con gli animali. I benefici sono psicologici e fisici allo stesso tempo: vanno da una riduzione della pressione arteriosa, ad un miglioramento della risposta immunitaria, dalla riduzione dello stress ad un generale miglioramento del benessere.
60 MILIONI DI ANIMALI NELLE CASE ITALIANE
Nel nostro paese, sono circa 60 milioni gli animali domestici in casa, circa 7 milioni di cani e 7,5 milioni di gatti. I dati della Fediaf-European Pet Food Industry Federation mostrano che gli animali d’affezione nell’Unione Europea sono più di 200 milioni, ospitati in 75 milioni di abitazioni. I più numerosi sono i gatti che raggiungono i 70 milioni di esemplari, mentre i cani sono oltre 62 milioni. Animali di cui ci si prende molta cura.
Nel 2016 nei primi sei Paesi del Vecchio Continente, il «pet care» ha registrato una crescita dello 0,9% arrivando a quota 9.980 milioni di euro, come dimostra il Rapporto – curato da Assalco, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, e da Zoomark International, il Salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia organizzato da BolognaFiere che verrà presentato l’11 maggio. In Italia, dagli alimenti agli accessori, infatti, la spesa per questi amici dell’uomo è aumentata del 2,2% in un anno. Vi sono poi le cure, il veterinario e altre spese: una bella cifra di cui farsi carico che non sembra spaventare gli italiani.
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