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Per ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania c'è un'arma in più, l'esercizio fisico, specie il cosiddetto “interval training” in cui si alternano pochi minuti di esercizio ad alta intensità e pochi minuti di recupero (in cui ci si riposa o si fa esercizio di intensità moderata).
Lo rivela uno studio di Alice Minghetti dell'Università di Basilea che spiega: «L'esercizio aerobico supervisionato dovrebbe essere considerato come strategia complementare preventiva e terapeutica per chi soffre di emicrania».


Presentato in occasione del 18/imo Congresso della International Headache Society (IHC) 2017 tenutosi a Vancouver, lo studio mostra anche che vi sono effetti positivi, anche se di portata inferiore, con lo svolgimento di attività fisica continua di intensità normale, non eccessiva.
Gli esperti hanno considerato un campione pazienti con emicrania e li hanno divisi in tre gruppi. Il primo doveva svolgere per 12 settimane due allenamenti di interval traing della durata di 28 minuti ciascuno (alternando 4 minuti di corsa veloce a 4 minuti di corsa moderata). Il secondo doveva svolgere due volte a settimana 45 minuti di corsa di intensità moderata. Il terzo non doveva fare attività sportiva.


Ebbene la frequenza degli attacchi di mal di testa è passata da una media di 5,3 attacchi a settimana a una di 1,1 attacchi dopo 12 settimane di intereval training; da 4,6 attacchi settimanali in media a 3,6 con la pratica sportiva regolare moderata. E' possibile che facendo interval training si metta in circolo una maggiore quantità di ossigeno e si attivi la circolazione, con benefici per il controllo dell'emicrania.

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