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Decine di donne, diventate o in procinto di diventare uomini, potrebbero presto avere un figlio. Potrebbero cioè diventare “mammi”. Come? Rimanendo “incinti”

loro stessi, diventando quindi uomini con il pancione, o ricorrendo a una mamma surrogata. Nel Regno Unito, infatti, all’incirca una cinquantina di donne che hanno deciso di cambiare sesso stanno congelando i loro ovuli, prima di fare il grande salto. Secondo quanto riferito da James Barrett, uno dei più importanti medici inglesi a sostegno del cambiamento di sesso, già almeno tre uomini inglesi, nati di sesso femminile, sono sul punto di diventare genitori grazie a tecniche di fecondazione in vitro. E molti altri si stanno preparando a preservare la loro possibilità di diventare genitori, congelando gli ovuli a spese del National Health Service, il sistema sanitario britannico, prima di subire l’intervento chirurgico o la terapia ormonale per cambiare sesso.

UOMINI CON IL PANCIONE O MAMME SURROGATE

In alcuni casi, anche se raramente, sono loro stessi a portar avanti la gravidanza e a partorire. Proprio come fece Thomas Beatie, un americano di Honolulu, che è stato il primo uomo “incinto” al mondo. Da allora di figli ne ha fatti altri due. Il suo caso esplose nel 2008 quando annunciò al mondo la prima delle sue tre gravidanze. Thomas Beatie è un transgender che da donna era diventato uomo conservando l’apparato genitale e riproduttivo femminile. Di recente, con già tre figli, un divorzio alle spalle e un arresto per stalking, ha dichiarato di volersi risposare e fare altri figli con la sua nuova compagna.

Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi la donna diventata uomo dona i propri ovuli per poi dare alla luce un figlio attraverso l’impianto di un embrione in una madre surrogata.

POLEMICHE NEL REGNO UNITO

Nel Regno Unito la possibilità che un transessuale possa accedere ai trattamenti per la fertilità, a spese del sistema sanitario nazionale, non viene vista di buon occhio da molti. I critici ritengono che non sia giusto che un transessuale possa diventare genitore usufruendo dei soldi dei contribuenti. Il contributo pubblico, in effetti, è abbastanza consistente: fino a 34mila sterline. I detrattori la ritengono una spesa poco opportuna viste le attuali difficoltà economiche che sembrano intaccare servizi, a loro avviso, più importanti. Non tutti la pensano così. C’è chi infatti sostiene che i transessuali abbiano lo stesso diritto di tutti i pazienti a preservare la loro fertilità: così come ne avrebbero diritto i giovani malati di cancro ne avrebbero diritto anche le persone che sentono il bisogno di cambiare sesso.

ANCHE GLI UOMINI DIVENTATI DONNA PRESERVANO LA ORO FERTILITA’

Anche gli uomini diventate o in procinto di diventare uomini stanno approfittando della possibilità di preservare la propria fertilità. Barret ha riferito che almeno un centinaio di suoi pazienti uomini diventati donne hanno congelato lo sperma. Questo però, secondo il medico britannico, non dovrebbe scandalizzare nessuno. “In linea di principio chi perde la fertilità in seguito a un trattamento standard dovrebbe essere in grado di preservare la propria fertilità“, sottolinea. “I pazienti trangender vogliono vivere come persone normali. Vogliono - conclude - quello che tutti gli altri possono avere”.

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