«Se oggi posso lavorare, essere mamma, guidare una piccola auto in giro per l’Europa, è grazie all’équipe medica e alla ricerca che stanno conducendo». Chi parla è Letizia Cocco, 33 anni, salvata dalla diagnosi precoce di una grave malattia congenita e rara. Attraversa l'Europa con una gloriosa utilitaria per sensibilizzare sull’ importanza della prevenzione. Partirà il 7 agosto da Roma e raggiungerà la città olandese di Leida, a bordo di una vecchia Fiat 500 rossa per dire a tutti di voler bene al proprio cuore.
Un viaggio in nove tappe di 2.092 chilometri fuori dalle autostrade, che in otto giorni spera di incontrare più persone possibile.
Letizia, nata a Gavignano, in provincia di Roma, infatti ha deciso di mettersi al volante per sensibilizzare sulle malattie cardiache congenite, patologie silenti che si manifestano improvvisamente, spesso con un esito mortale e per far sì che la propria testimonianza sia di aiuto ad altri pazienti. Letizia scoprì di essere affetta dalla sindrome del QT lungo, nel 2002, quando la patologia genetica le venne diagnosticata dall’équipe di Silvia Priori, a capo della Cardiologia molecolare della Fondazione Maugeri di Pavia.
Si tratta di una sindrome rara, scoperta poco più di 60 anni fa, che dà luogo ad aritmie cardiache - originate da una forte emozione o da uno sforzo - che possono indurre una fibrillazione del ventricolo, fino all’arresto cardiaco. Alla Fondazione Maugeri, il gruppo di ricerca di Silvia Priori, ordinario di Cardiologia molecolare all’Università di Pavia, si occupa da anni di queste patologie.
Grazie alla diagnosi precoce è riuscita a salvarsi, ora lavora vive in Olanda da 13 anni assieme al marito ed alla figlia.
«Grazie a quella diagnosi», racconta oggi mentre prepara il viaggio del cuore «ho potuto quindi farmi impiantare chirurgicamente un defibrillatore, che mi ha salvato la vita almeno in due occasioni. Non solo, quegli accertamenti hanno permesso di scoprire che questa malformazione era presente in alcuni miei familiari, che hanno potuto iniziare così le opportune cure».
La storia di Letizia è simile a quella di molte altre persone, che – colpiti da queste gravi malattie rare e congenite- non sapendo di averle possono morire improvvisamente a causa di un arresto cardiaco o di una aritmia.
Ed è proprio per questo che è di vitale importanza la diagnosi precoce.
La ragazza, protagonista di una storia a lieto fine, vuole sensibilizzare chi incontrerà, distribuendo gadget a forma di cuore e volantini in italiano e in inglese sull’importanza di effettuare i necessari controlli, Letizia inviterà anche a donare per la ricerca cardiologica della fondazione Maugeri, attraverso il sito che ha costruito per l’occasione, 500cuori.com e attraverso la sua pagina Facebook, cui si giunge cercando “500 cuori”.
«Questo viaggio, questa vecchia auto, questa mia storia vogliono raccontare a te e a ogni altra persona che incontrerò, quanto sia importante la prevenzione delle malattie genetiche in ambito cardiologico» afferma Letizia «ogni anno, migliaia di persone muoiono improvvisamene, per arresto cardiaco o per aritmia, perché non sapevano di esser malati dalla nascita, perché il loro cuore aveva un segreto che nemmeno loro conoscevano».
Il sito del progetto è : http://www.500cuori.com.C’è anche la possibilità di aiutare la ricerca cardiologica della Fondazione Salvatore Maugeri, che appoggia le persone affette da questo tipo di malattia.