La cause dei crampi non sono ancora del tutto chiare. Per decadi, gli esperti in medicina dello sport si sono interrogati sul reale motivo che scatenasse lo stesso dolore lancinante in contesti totalmente diversi. Per evitarli, gli atleti professionisti sono soliti assumere bevande ricche di sali minerali, essendo convinzione diffusa che i crampi siano dovuti alla disidratazione del muscolo o alla carenza di elettroliti. Potassio, calcio, magnesio e sodio sono quindi stati inseriti nella dieta giornaliera degli sportivi con risultati soddisfacenti, ma non definitivi.
Di recente, il Premio Nobel Rod MacKinnon, neurobiologo molecolare e biofisico alla Rockefeller University, ha elaborato una nuova teoria. «Il punto d'origine del crampo non è il muscolo, ma il nervo» ha ipotizzato MacKinnon nel 2006, mentre faceva kayak in Massachussetts con il collega Bruce Bean, neurobiologo all'Harvard Medical School. L'assunto alla base del pensiero di Rod MacKinnon è semplice: se i crampi arrivano semplicemente perché i muscoli sono stanchi o mal nutriti, come si spiegano i crampi durante il sonno? Come è possibile che molti atleti professionisti li accusino dopo pochi minuti di allenamento quando il muscolo è ben idratato?
Rod McKinnon e Bruce Bean hanno ipotizzato che fosse il sistema nervoso a inviare lo stimolo del crampo ai muscoli, bloccandoli. Per risolvere il problema, i due scienziati, hanno provato ad intervenire proprio sul sitema nervoso, stimolando artificialmente i recettori di bocca ed esofago. Il cibo piaccante o pungente, sovraccarica i recettori nervosi che incidono sui motoneuroni, provocando una sorta di effetto paralizzante. McKinnon ha usato se stesso come cavia, iniziando a preparare bevande speziate con molto zenzero e cannella, cercando poi di indurre i crampi con impulsi elettrici. Dieci anni di esperimenti hanno dimostrato la correttezza della sua intuizione.