Finora a molte persone sono parsi più come un vezzo: mascherato dalla possibilità di favorire la respirazione sotto sforzo ed evitare il russamento notturno. Tutt’altro. I dilatatori nasali, dispositivi che si inseriscono nel naso al fine di ampliare il diametro della narici, in alcuni casi possono essere anche un valido surrogato della chirurgia, in quei pazienti affetti da un’ostruzione anatomica. Il messaggio giunge da una metanalisi pubblicata sulla rivista «Jama Facial Plastic Surgery».
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QUANDO SI PUÒ EVITARE L’INTERVENTO
Gli autori della ricerca hanno classificato i prodotti esistenti identificandone anche l’efficacia, al fine di fornire ai medici informazioni utili alla prescrizione di questi dispositivi: a oggi acquistabili in farmacia senza alcuna indicazione specialistica. Sono state così identificate quattro categorie di prodotti, prese in esame in dieci studi mirati a valutarne l’efficacia. Diversi i dispositivi presi in esame. Oltre alle mollette, nelle pubblicazioni si faceva riferimento ai cerotti a strisce esterni e agli stent nasali: molto meno utilizzati rispetto ai dilatatori tradizionali. Il confronto tra i diversi risultati ha evidenziato che le strisce e le mollette sono efficaci soprattutto nella fase che precede l’intervento chirurgico, a cui vengono sottoposti quei pazienti che accusano difficoltà respiratorie non più tollerabili nella quotidianità.
Rimandati invece gli stent nasali e gli stimolatori del setto, che intervengono sui meccanismi di controllo della secrezione e della mucosa nasale, facilitando la respirazione. Christopher Badger, tra gli autori della metanalisi, spiega: «L’ostruzione nasale anatomica è un disturbo comune. Sebbene il trattamento d’elezione e più efficace a lungo termine rimanga quello chirurgico, molti dilatatori nasali possono riuscire a migliorare l’ostruzione senza il bisturi».
A COSA SI DEVE L’OSTRUZIONE NASALE
L’ostruzione nasale è uno dei problemi più diffusi che riguardano l’apparato respiratorio. Per alcune persone può rappresentare un semplice fastidio, mentre per altre può essere causa di forte disagio. A richiedere l’intervento chirurgico sono le anomalie strutturali, che sono una delle quattro cause delle ostruzioni: assieme alle infezioni respiratorie e alle riniti (allergiche e non). Spesso a determinare un ridotto afflusso di aria sono i difetti della valvola nasale, che possono essere congeniti o acquisiti: a seguito di un trauma, di un intervento di rinoplastica o in conseguenza dell’età (negli anziani le strutture valvolari diventano meno funzionali). L’unica soluzione, finora, è stata rappresentata dalla chirurgia. Adesso si sa che, seppur non per sempre, alcuni dispositivi possono aiutare a respirare meglio.
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