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Anche se gradualmente si sta cercando di tornare alla vita di prima, quando ancora la pandemia non l'aveva sconvolta, per moltissimi italiani non sarà facile lasciarsi alle spalle le passate settimane di terrore e solitudine.

«A cambiare sarà lo stesso nostro concetto di «normalità», conferma lo psicoterapeuta Giorgio Nardone, esperto di disturbi fobico-ossessivi e autore del nuovo ebook «Covid-19 il virus della paura» (Paesi Edizioni), nato da un'idea di Consulcesi. «Angoscia, ipocondria e disturbi ossessivo-compulsivi saranno le conseguenze principali dopo la quarantena da coronavirus», sottolinea.

ITALIANI A RISCHIO IPOCONDRIA E DISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVI

«Abbiamo già osservato gli effetti dello stato psichico che deriva dalla situazione, come un aumento dei livelli generali di ipocondria», riferisce Nardone. «Questa patofobia deriva dalla difficoltà di individuare un mezzo efficace nella battaglia contro il coronavirus. La pericolosità intrinseca di questa situazione - prosegue - potrebbe portare a una serie di comportamenti patologici». Come l'esacerbazione di pratiche di igienizzazione o l'insorgere di disturbi ossessivo-compulsivi.

«Nel disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione, la persona sviluppa tutta una serie di rituali finalizzati a evitare o gestire eventi, situazioni, stimoli o più in generale oggetti che, agli occhi di chi soffre, possono essere portatori di germi, malattie e infezioni», dice Nardone. «Molti pazienti con questo tipo di disturbo, parlano di un effetto ‘radioattivo e contaminante’, che li spinge a temere ogni forma di esposizione (anche accidentale) verso tutto ciò che si teme possa essere infetto. Questo crea, spesso, un circolo vizioso disfunzionale: appunto, il circolo vizioso dell’ossessione del contagio», aggiunge.

STA CAMBIANDO IL NOSTRO CONCETTO DI “NORMALITA'”

«L'essere umano è estremamente duttile, si adatta al cambiamento, che diventa la nuova normalità», spiega Nardone. «Questa pandemia modificherà i nostri stili relazionali, che non saranno più basati sulla vicinanza ma sulla distanza. Il contatto fisico – continua - verrà sostituito da una condivisione negoziata, mentre la digitalizzazione delle vite, già avviata con l'avvento dei social media, della tecnologia esternante e della realtà virtuale, verrà ulteriormente enfatizzata, grazie alla legittimazione medico-scientifica».

Secondo lo psicoterapeuta, sarà estremamente comune una sensazione di isolamento. «Saremo abituati alle relazioni basate sulla distanza, e ci sembreranno addirittura più sicure per la nostra salute. Non ci sarà più una condizione di 'normalità' come la conosciamo», dice Nardone.

PER GLI STATI PATOLOGICI SONO NECESSARIE TERAPIE AD HOC

Per le situazioni più problematiche, come i disturbi ossessivo-compulsivi, abbiamo a disposizione specifici trattamenti «L’obiettivo delle terapie contro questo genere di disturbi è liberare il soggetto dalla trappola dei rituali», riferisce l'esperto. «In particolare, all’interno di una terapia, si è osservato – prosegue - quanto sia fondamentale lavorare e agire sullo sfatare le credenze di base, come la convinzione che avere il completo controllo dell’igiene e della pulizia possa proteggerci da una situazione pericolosa. Nella maggior parte dei casi, anche la più ostinata delle ossessioni e delle compulsioni può essere vinta». Come? «Semplicemente ridefinendo la situazione e creando ad hoc una serie di concrete esperienze emozionali-correttive, che liberino il paziente dal suo sistema percettivo-reattivo rigido e auto-alimentante», dice Nardone. Fondamentale nel processo di “guarigione” è liberarsi dalla false notizie. Da qui l'importanza di una corretta informazione, motivo per cui è nato l'ebook di Consulcesi. Il libro è già disponibile al costo di 4,99 euro e i proventi saranno devoluti interamente alla Protezione Civile.

Anche se gradualmente si sta cercando di tornare alla vita di prima, quando ancora la pandemia non l'aveva sconvolta, per moltissimi italiani non sarà facile lasciarsi alle spalle le passate settimane di terrore e solitudine.

«A cambiare sarà lo stesso nostro concetto di «normalità», conferma lo psicoterapeuta Giorgio Nardone, esperto di disturbi fobico-ossessivi e autore del nuovo ebook «Covid-19 il virus della paura» (Paesi Edizioni), nato da un'idea di Consulcesi. «Angoscia, ipocondria e disturbi ossessivo-compulsivi saranno le conseguenze principali dopo la quarantena da coronavirus», sottolinea.

ITALIANI A RISCHIO IPOCONDRIA E DISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVI

«Abbiamo già osservato gli effetti dello stato psichico che deriva dalla situazione, come un aumento dei livelli generali di ipocondria», riferisce Nardone. «Questa patofobia deriva dalla difficoltà di individuare un mezzo efficace nella battaglia contro il coronavirus. La pericolosità intrinseca di questa situazione - prosegue - potrebbe portare a una serie di comportamenti patologici». Come l'esacerbazione di pratiche di igienizzazione o l'insorgere di disturbi ossessivo-compulsivi.

«Nel disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione, la persona sviluppa tutta una serie di rituali finalizzati a evitare o gestire eventi, situazioni, stimoli o più in generale oggetti che, agli occhi di chi soffre, possono essere portatori di germi, malattie e infezioni», dice Nardone. «Molti pazienti con questo tipo di disturbo, parlano di un effetto ‘radioattivo e contaminante’, che li spinge a temere ogni forma di esposizione (anche accidentale) verso tutto ciò che si teme possa essere infetto. Questo crea, spesso, un circolo vizioso disfunzionale: appunto, il circolo vizioso dell’ossessione del contagio», aggiunge.

STA CAMBIANDO IL NOSTRO CONCETTO DI “NORMALITA'”

«L'essere umano è estremamente duttile, si adatta al cambiamento, che diventa la nuova normalità», spiega Nardone. «Questa pandemia modificherà i nostri stili relazionali, che non saranno più basati sulla vicinanza ma sulla distanza. Il contatto fisico – continua - verrà sostituito da una condivisione negoziata, mentre la digitalizzazione delle vite, già avviata con l'avvento dei social media, della tecnologia esternante e della realtà virtuale, verrà ulteriormente enfatizzata, grazie alla legittimazione medico-scientifica».

Secondo lo psicoterapeuta, sarà estremamente comune una sensazione di isolamento. «Saremo abituati alle relazioni basate sulla distanza, e ci sembreranno addirittura più sicure per la nostra salute. Non ci sarà più una condizione di 'normalità' come la conosciamo», dice Nardone.

PER GLI STATI PATOLOGICI SONO NECESSARIE TERAPIE AD HOC

Per le situazioni più problematiche, come i disturbi ossessivo-compulsivi, abbiamo a disposizione specifici trattamenti «L’obiettivo delle terapie contro questo genere di disturbi è liberare il soggetto dalla trappola dei rituali», riferisce l'esperto. «In particolare, all’interno di una terapia, si è osservato – prosegue - quanto sia fondamentale lavorare e agire sullo sfatare le credenze di base, come la convinzione che avere il completo controllo dell’igiene e della pulizia possa proteggerci da una situazione pericolosa. Nella maggior parte dei casi, anche la più ostinata delle ossessioni e delle compulsioni può essere vinta». Come? «Semplicemente ridefinendo la situazione e creando ad hoc una serie di concrete esperienze emozionali-correttive, che liberino il paziente dal suo sistema percettivo-reattivo rigido e auto-alimentante», dice Nardone. Fondamentale nel processo di “guarigione” è liberarsi dalla false notizie. Da qui l'importanza di una corretta informazione, motivo per cui è nato l'ebook di Consulcesi. Il libro è già disponibile al costo di 4,99 euro e i proventi saranno devoluti interamente alla Protezione Civile.