Se «chi dorme non piglia pesci», «chi non dorme, prende chili». O per lo meno il rischio c’è. Perché quando si dorme poco si ha più fame.
«La carenza di sonno collide con la bilancia» scrive Eliana Liotta nel libro Prove di Felicità (Nave di Teseo), citando una revisione di vari studi pubblicata sull’European Journal of Clinical Nutrition a fine 2016 dal King’s College di Londra che evidenzia come una notte insonne possa portare le persone a consumare più calorie il giorno successivo.
«Dipende dal sistema di accensione e spegnimento del nostro corpo, dettato dal bioritmo. Quando gli occhi si chiudono, viene silenziato il gene che fa produrre la grelina, cioè l’ormone che induce il senso di fame, e al contrario si esprime quello che garantisce il rilascio di leptina, che placa l’appetito. È grazie a tale meccanismo che non ci si sveglia per svuotare il frigorifero» spiega l’autrice.
Se però il sonno è breve, va in circolo una quantità maggiore di grelina e questo spiega perché dormire poco si faccia sentire, il giorno dopo, anche in termini di maggior appetito.
Tanto che dormire più a lungo, ogni notte, secondo i ricercatori del King’s College è un semplice cambiamento nel proprio stile di vita che potrebbe contribuire a mangiare meglio e a fare scelte alimentari più sane.
Ma nella partita sonno-veglia-fame non entrano in gioco solo gli ormoni. Altri studi, per esempio uno pubblicato su Journal of Neuroscience, hanno evidenziato che la perdita di sonno influisce anche sul funzionamento dei centri cerebrali della ricompensa (amigdala e ipotalamo): la loro sovrastimolazione, conseguente alla carenza di sonno, rende irresistibilmente appetibile il «cibo spazzatura», snack e altri cibi ricchi di grassi e/o zuccheri.
Regalatevi un buon sonno dunque. E non solo per scongiurare i chili di troppo. Dormire bene è importante per vivere bene: quando ci abbandoniamo tra le braccia di Morfeo viene inibito il cortisolo, l’ormone dello stress, si abbassa la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, il che vuol dire riposo per il nostro apparato cardiocircolatorio.
In generale il sonno è una fase di ristoro, per corpo e cervello e se non dormiamo a sufficienza il giorno dopo siamo più irritabili, facciamo più fatica a concentrarci, oltre a essere stanchi e affamati.