Una pratica oggi diffusissima tra i giovanissimi è l'invio e ricezione di sms a carattere erotico. Quali sono le motivazioni che spingono i ragazzi alla pratica del cybersex o del sexting (autoscatto erotico)? Sanno le paure e i rischi che si corrono? A livello clinico, come può lo Psicologo, Consulente in Sessuologia, affrontare con gli adolescenti la delicata tematica del sexting?
In un mondo dove gli smartphone, le applicazioni, gli apparecchi dotati di connessione internet e le conoscenze virtuali, sono il passatempo preferito della generazione 3.0, ci troviamo di fronte a una rivoluzione copernicana per quanto riguarda i rapporti interpersonali degli adolescenti di oggi.
Il bisogno di ridefinire il nuovo rapporto con i genitori, la percezione del proprio corpo che cambia e la necessità di acquisire sempre più autonomia dalle figure genitoriali, porta gli adolescenti a intensificare il rapporto con il gruppo dei pari e a cercare un/una partner per vivere la propria sessualità.
Le amicizie dei giovani di oggi vengono create nei social network; la maggior parte delle prime esperienze sessuali vengono cercate on line (cybersex) e la sessualità viene vissuta e compressa nelle poche righe degli sms e attraverso l'autoscatto erotico (sexting).
L'80% degli adolescenti confessa che la maggior parte dei propri amici scambia foto e immagini a sfondo sessuale, i ragazzi vivono il sexting con ansia e paura di essere scoperti dagli adulti e derisi (cyberbullismo) dai compagni. La maggior parte dei ragazzi è a conoscenza di alcuni dei rischi che questa pratica può comportare, ma non può comprendere le conseguenti implicazioni di una sessualità vissuta virtualmente.
Si presenta così un essenziale bisogno di destrutturare le informazioni errate sulla sessualità trovate sul web. Il Consulente sessuale può accompagnare l'adolescente verso un'esperienza serena della propria sessualità, fatta di scoperta dell'altro, esplorazione reciproca e condivisione di emozioni e affetto.
E' importante che i più giovani capiscano l'importanza di costruire e sviluppare una relazione reale, nella quale imparare a mettersi in gioco, vincendo timore e imbarazzo, esprimendo i propri dubbi o difficoltà al proprio partner. E' necessario che gli adolescenti imparino a dialogare con i coetanei, ma in una situazione "vera", non dietro ad uno schermo: le prime esperienze sessuali dovrebbero essere vissute serenamente, per lasciare un imprinting positivo utile alle successive relazioni. Molte volte gli adulti si portano dentro il ricordo di prime esperienze sessuali negative, con conseguente disagio e, in molti casi, questo vissuto non elaborato, si manifesta attraverso disfunzioni sessuali, sia maschili che femminili.
Sicuramente chi svolge la professione di Psicologo, Esperto in Sessuologia, ha la possibilità di fornire strumenti e spunti di riflessione utili, ad utenti che cercano il più delle volte le informazioni sul web.
Dott.ssa MONICA CAPPELLO
Psicologa Sessuologa TORINO