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L’assunzione quotidiana di molti farmaci è la norma per molte persone. La difficoltà di ricordarsi quale farmaco prendere e farlo al momento giusto è spesso uno degli ostacoli all’aderenza terapeutica. Così, un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano ha ideato e brevettato un dispensatore di pillole intelligente, capace di erogare automaticamente le pillole e di segnalarne l’eventuale mancata assunzione.

«Il distributore si chiama Mite» ci spiega il professore Manuel Roveri del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ideatore e creatore del prototipo insieme al professor Cesare Alippi dello stesso dipartimento e all’ingegnere Gabriele Biscardi, loro collaboratore. «Un progetto di ricerca autofinanziato sul cui valore scientifico e sulla cui utilità crediamo molto».

In Italia, l’11% degli ultra 65enni prende 10 o più farmaci, circa il 50% assume tra 5 e 9 farmaci, diversi gli uni dagli altri oppure somministrazioni ripetute dello stesso farmaco. La politerapia contribuisce alla scarsa adesione del paziente al trattamento prescritto, nella dose e nella modalità indicate, e anche alla scarsa persistenza, che è il tempo in cui il paziente continua a prendere la terapia, senza interruzioni. In altre parole, facilita la mancata aderenza alle terapie, che è un problema per pazienti e cittadini, per i suoi elevatissimi costi umani e spese che sarebbero evitabili. Nei paesi sviluppati, un paziente su due non è aderente: cambiare le cose avrebbe un impatto superiore a qualsiasi miglioramento terapeutico.

«Mite è un dispositivo modulare, quindi personalizzabile al piano terapeutico di ciascuno, costituito da una matrice di sensori sui quali vengono installati vari alloggiamenti, variabili in numero e forma, per ospitare anche bustine, flaconcini o siringhe. I diversi sensori registrano la presenza dei vari alloggiamenti e ne riconoscono il contenuto» spiega il professor Manuel Roveri. Il controllo della corretta assunzione del farmaco da parte del paziente avviene attraverso l’analisi del peso dei farmaci in ogni alloggiamento. Quindi, «i led colorati sottostanti segnalano al paziente cosa deve fare nei vari momenti della giornata». Il team ha progettato e costruito tutta la componente sensoristica e l’algoritmo di funzionamento, l’hardware e il software di Mite, rendendolo in grado di gestire più terapie contemporaneamente (caratterizzate da diversi farmaci, periodicità e quantità).

Tramite delle smart card, farmacisti, medici e parenti potranno programmare il dispositivo e monitorare la corretta assunzione di farmaci nelle modalità e nelle tempistiche previste dalla terapia. I passaggi successivi, molto facili da realizzare, saranno la dotazione di uno schermo, magari touch screen, per rendere l’oggetto interattivo e un pulsante di allarme per le emergenze.

Il team ha già ottenuto qualche manifestazione di interesse. In attesa di poter avviare la produzione dell’invenzione brevettata, sta lavorando a nuove versioni, miniaturizzate e ingegnerizzate.