"Dieta" incompresa
La parola "Dieta" è una parola che cerco di non utilizzare mai, è diventato ormai un appellativo svuotato del suo concetto originario e tramutato nell'immaginario collettivo in un qualcosa che non ha nulla a che vedere con la salute; in latino il termine significava "stile di vita" , nell'era moderna invece è quasi sinonimo di "fame".
Leggendo questa parola avete o no ricondotto il suo suono a sensazioni di restrizione, fame? Certo che si; questo sviante concetto è stato purtroppo partorito da professionisti che non sono professionisti e che pensano più al denaro che a seguire i pazienti verso un percorso di sana educazione nutrizionale; il tutto poi viene amplificato dalle riviste pseudo-scientifiche e dai media traducendosi nell'idea che "per dimagrire non bisogna mangiare".
Mi preme dire che per perdere chili è sufficiente non superare il proprio fabbisogno calorico giornaliero, che vuol dire generalmente per chi vive senza fare alcun tipo di attività fisica, non scendere mai al di sotto delle 1300 Kcal, per chi poi dovesse decidere di fare anche un po' di sano sport le calorie a disposizione salirebbero ancora; aggiungo che il legame concettuale tra "Dieta" e "Dimagrimento" si traduce in una percezione sterile e limitativa di ciò che invece rappresenta l'intraprendere un percorso nutrizionale, perché essere normopeso non significa sempre nutrirsi correttamente, infatti anche soggetti che non hanno bisogno di perdere peso potrebbero risultare malnutriti, pensiamo alle anemie da carenza di Ferro, Acido Folico, Vitamina B12 o a tutti quegli stati patologici che facilmente causano carenze nutrizionali (Celiachia non diagnosticata, patologie infiammatorie dell'intestino, assunzione o abuso di alcuni farmaci, intolleranze, allergia alle proteine del latte...).
Io e tutti i miei colleghi dietisti ci prefiggiamo quindi l'importante obiettivo di spingere e guidare la popolazione attraverso un vero e proprio percorso nutrizionale al termine del quale il "mangiare sano" diventa stile di vita, al fine di ridurre al minimo l'importante fattore di rischio di tipo nutrizionale responsabile in maniera diretta o indiretta di numerose patologie.
Perché questo è il significato più profondo dell'incompresa "Dieta".