Perché rivolgersi al Nutrizionista
Il Nutrizionista è una figura professionale che si occupa di determinare il fabbisogno nutrizionale e di modificare stili di vita scorretti.
Attraverso un percorso di rieducazione alimentare il nutrizionista è in grado di aiutare a gestire in modo autonomo, sereno e non ansiogeno l'ambiente alimentare con l'obiettivo di assicurare il benessere fisico e psicologico della persona.
Come si svolge la visita
Il primo incontro prevede un colloquio mirato a valutare le abitudini alimentari del paziente, le sue condizioni fisiologiche ed eventualmente patologiche, la valutazione dello stato nutrizionale e dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze, pliche adipose).
Una volta raccolte queste informazioni viene definito il biotipo del paziente e valutato il bilancio energetico con la rispettiva deviazione alimentare, quindi si concorda con il paziente l'obiettivo del trattamento.
Successivamente il Nutrizionista consiglia al paziente le modifiche da apportare alla propria alimentazione e allo stile di vita impostando un programma alimentare e fisico personalizzato. La supervisione continua da parte del Nutrizionista permette inoltre di motivare costantemente il paziente che è parte attiva nel trattamento.
La menopausa...
È l'evento fisiologico che nella donna corrisponde al termine del ciclo mestruale e dell'età fertile. Nella menopausa termina l'attività ovarica: le ovaie non producono più follicoli ed estrogeni (ormoni femminili principali). Tale stato provoca una serie di mutamenti nella donna che riguardano gli aspetti trofici, metabolici, sessuali e psicologici, con una serie di manifestazioni (sintomi) che variano a seconda della persona e possono essere più o meno marcati.
Le alterazioni ormonali che caratterizzano la menopausa cambiano sensibilmente le necessità nutrizionali ed i rischi per la salute delle donne; la programmazione dietetica nella menopausa ha proprio l'obiettivo di ottemperare in maniera completa a tutti i fabbisogni necessari e di garantire alla donna un buono stato di forma generale.
La dieta nella menopausa DEVE essere programmata tenendo in considerazione tutte le modificazioni fisiologiche e parafisiologiche che si manifestano nell'organismo femminile, dalla carenza estrogenica, ovvero dell'alterazione della calcificazione ossea che, se trascurata (o in presenza di altri fattori di rischio), può sfociare nell'osteoporosi, ai rischi cardiovascolari, é noto infatti che durante tutto il periodo di fertilità gli estrogeni svolgono un ruolo sensibilmente protettivo nei confronti dei vasi sanguigni;
La dieta nella menopausa deve anche considerare che, come dimostrano alcuni studi, uno dei fattori di rischio predisponenti al cancro al seno è rappresentato dall'aumento dei trigliceridi ematici, così come si manifesta nella menopausa stessa.
Attraverso l'alimentazione è possibile ridurre significativamente i sintomi legati alla sindrome menopausale: vampate di calore, sudorazioni notturne, insonnia, ansia, irritabilità, alterazioni dell'umore, scarsità di memoria, riduzione della concentrazione e caduta del desiderio sessuale.
La dieta nella menopausa potrebbe coadiuvare positivamente la terapia farmacologica.