A proposito di terapie adiuvanti con metodiche non invasive e non farmacologiche due metodiche ben sopportate, l’ultrasuonoterapia si avvale di onde acustiche con frequenze sopra il campo udibile ( maggiori di 20.000 Hz).
Gli ultrasuoni si diffondono sotto forma di onde causando analogo movimento delle particelle del mezzo che attraversano. Sottoponendo ad esempio una lamina di quarzo ad un campo elettrico alternato si ottiene un alternarsi di compressioni e di depressioni con la produzione di vibrazioni terapeuticamente utili. Le onde ultrasonore attraversano il tessuto e l’energia assorbita dal tessuto è convertita in calore. L’interazione degli ultrasuoni con i tessuti biologici produce effetti utili meccanici, termici, chimici e di cavitazione: si ottiene così un aumento della permeabilità di membrana, e mentre gli effetti termici sono utili per un innalzamento della temperatura, invece gli effetti chimici agiscono per modificazione del ph locale e della permeabilità delle membrane cellulari.
La cavitazione infine è la capacità degli ultrasuoni di generare in un “tessuto” piccole bolle di gas disciolto con “esplosione” delle bolle. Da un punto di vista istologico il risultato è una distruzione cellulare a zone, evitando sempre l’occhio e l’utero e tessuti particolarmente delicati. La terapia con ultrasuoni può essere somministrata con due modalità diverse: a contatto diretto e ad immersione. con tecnica a sonda ferma, o eseguendo dei movimenti continui o erogazionipulsate che richiedono differenti potenza, ma sono ugualmente efficaci.
La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza l'energia elettromagnetica, stimolando la rigenerazione dei tessuti. Essa utilizza campi magnetici pulsati a bassa frequenza e a bassa intensità mediante l'azione di una corrente elettrica che percorre un selenoide.
Il Gauss è l'unità di misura dell'intensità del campo magnetico o di flusso. La magnetoterapia favorisce i processi riparativi dei tessuti e stimola le difese . Sulla base degli effetti biologici, l'azione terapeutica dei campi magnetici può essere sintetizzata in due punti principali: antiflogistica – antiedemigena e stimolante i processi di riparazione tissutale. Le membrane cellulari sono in pratica delle “minuscole batterie” con una differenza di potenziale tra il nucleo e la membrana cellulare.
Quando le cellule si ammalano, per qualsiasi causa, perdono la loro riserva di energia, quindi una cellula ammalata misura soltanto 50/55 millivolt (contro i 70/90); quando questa tensione scende al di sotto di 30 millivolt si ha la necrosi, cioè la morte della cellula. Lo scopo della magnetoterapia è quello di ricaricare e rigenerare le cellule prive di energia vitale. Dolori alle ossa, alle articolazioni, alla schiena, ferite che non rimarginano e la patologia dell'apparato tendineo-muscolo-scheletrico rappresentano il campo di applicazione più specifico della magnetoterapia; in particolare quella post-traumatica e degenerativa dell'apparato osteoarticolare e muscolo-tendineo e migliora l'osteogenesi, favorendo l'aumento dell'irrorazione vascolare.