L'endoscopia per risolvere i problemi legati all'epifora, cioè alla lacrimazione continua e persistente
Endoscopia: una tecnologia che offre grandi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale
L'endoscopia rappresenta una nuova metodica per la risoluzione dei problemi legati all'epifora, cioè alla lacrimazione continua e persistente: tutti coloro che ne sono affetti possono essere sottoposti ad un esame endoscopico.
Oggi, grazie a questa nuova tecnologia che si avvale di fibre ottiche, è possibile visualizzare in modo chiaro e preciso i problemi delle vie lacrimali e ricanalizzarle allo stesso tempo.
Ciò offre grandi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale, sia per la precisione operatoria, sia per la velocità dell'intervento e non ultimo per la sicurezza del risultato.
Infine, questa tecnologia può essere applicata sia all'adulto con una semplice anestesia locale, sia in età pediatrica con leggera sedazione totale.
Intubazione bicanicolare con tubicini di silicone
E' una procedura riservata a tutti quei pazienti in cui il sondaggio delle vie lacrimali non ha avuto esito positivo. Consiste nell'inserimento di tubicini di silicone dal puntino lacrimale superiore e dall'inferiore annodando poi i due capi nel naso. Viene normalmente eseguito in anestesia generale e ha un'alta percentuale di successo.
Manipoli diagnostici e laser con la consolle
Nei rari casi in cui l'ostruzione completa delle vie lacrimali si combina all'impossibilità di reperire puntino e canalino lacrimale, e quindi di ripristinarne la pervietà, l'intervento di elezione è la congiuntivodacriocistorinostomia con impianto di tubo di Jones (in vetro) o di Murube (in silicone). L'intervento è simile ad una DCR classica, cui segue il posizionamento di piccole protesi (circa un centimetro e mezzo) a livello della caruncola (punto in cui la palpebra superiore ed inferiore si uniscono). Le percentuali di successo non sono elevatissime ed è richiesta una "manutenzione" regolare, lavando e aspirando le sostanze che possono intasare il tubo.