L'ortodonzia linguale ha conosciuto negli ultimi anni un grande sviluppo, come del resto tutta la Medicina Ortodontica in generale. Sviluppo che ha interessato i mezzi clinici, le metodologie di intervento, la sedazione, i tempi di cura. Tutto un progresso scientifico che ha reso l'ortodonzia linguale una delle branche più all'avanguardia di questa scienza medica. Cosa può fare per noi l'ortodonzia linguale, quali sono i reali vantaggi di tutto questo progresso? Andiamo per gradi. Innanzitutto pensiamo al bel sorriso, ed all'importanza che esso ha assunto all'interno della nostra moderna società dei consumi, così attenta all'aspetto fisico e bersagliata dai tanti spot dell'industria cosmetica che ormai propongono modelli estetici spesso difficili da raggiungere.

La paranoia di possedere un sorriso smagliante sembra aver colpito la maggioranza della popolazione, con risultati sia positivi, come la maggiore attenzione alle pratiche di igienizzazione giornaliera, che negativi, come il disagio costante nel non raggiungere i risultati sperati proposti dagli spot menzionati, risultati a volte così alti da risultare innaturali. Quando i problemi sono più gravi, non risolvibili dunque con una semplice pulizia giornaliera, allora la faccenda si complica: i denti storti sono una patologia che può essere risolta solo con mezzi decisamente invasivi, che vanno cioè a ledere irrimediabilmente l'estetica del sorriso. Parliamo di rimedi come il tradizionale apparecchio ortodontico, difficile da imporre ai bambini figuriamoci quando si tratta di pazienti adulti. La classica "ferraglia" in bocca, da tenere magari per mesi interi, può provocare problemi nella sfera personale e nell'autostima del paziente. Problemi a volte tanto profondamente avvertiti, da indurre il paziente ad evitare l'iter curativo, peggiorando la sua situazione in modo progressivo. L'errato allineamento dei denti nelle arcate infatti non si arresta da se, ma tende a crescere di giorno in giorno.

Il risultato finale potrebbe essere la necessità di eliminare interi elementi dentali e sostituirli poi con dei congegni protesici. Quello che l'ortodonzia linguale si propone è proprio la fornitura di interventi e mezzi alternativi, che ristabilizzino l'esatto funzionamento del cavo orale rispettando allo stesso tempo l'estetica del sorriso del paziente. La rivoluzione è avvenuta all'indomani della creazione di uno strumento correttivo davvero straordinario: si tratta dell'apparecchio invisibile. Attenzione però: non parliamo delle mascherine in plastica trasparente da applicare sui denti proprie dell'Invisalign. Si tratta piuttosto di un apparecchio ortodontico simile nell'aspetto a quello tradizionale, che tuttavia viene applicato all'interno dell'arcata dentale, ovvero sulla superficie posteriore dei denti e non più su quella anteriore. Il risultato è la presenza di uno strumento correttivo necessario, senza che nessuno se ne accorga. Inizialmente il paziente troverà difficoltà nella fonazione e durante la masticazione, certo, ma dopo un breve periodo di prova si abituerà a questi piccoli fastidi e potrà condurre senza problemi la sua quotidianità. E' ovvio che l'estetica del sorriso del paziente non viene minimamente disturbata dalla presenza di questo apparecchio, con buona pace dei rapporti interpersonali e dell'autostima. La sinergia tra concetti estetici e mezzi clinici ha contribuito all'avvicinamento dei pazienti verso le pratiche mediche più innovative create finora, contribuendo al miglioramento del rapporto tra medici e pazienti. Ma vediamo nel dettaglio cos'è un apparecchio invisibile e quali sono le pratiche mediche per la sua applicazione all'interno del cavo orale.

Applicazione:

L'apparecchio ortondontico linguale è formato dai brackets, cioè gli "attacchi" da applicare sulla superficie interna del dente. I brackets sono collegati tra di loro da un sottile filo metallico o elastico. La tensione che si crea da questa piccola struttura, tende a porre una forza in grado di allineare col tempo i denti nel giusto modo. I brackets non hanno sempre la stessa forma, e spesso sono studiati in base al caso clinico riscontrato: mediante le impronte dentali del paziente, i diversi laboratori odontotecnici, sotto indicazione del medico, creano i brackets più adatti alla situazione del paziente. Esistono brackets di spessore millimetrico, altri con appositi agganci per i fili metallici. Per la creazione di questi elementi vengono spesso utilizzati dei moderni software in grado di mostrare da diverse angolazioni la situazione clinica del malato. I medici riescono così ad indicare con maggiore precisione i punti e i modi in cui intervenire. Per quanto riguarda i tempi di cura, essi sono difficili da indicare con precisione: tutto dipende dalla gravità della malocclusione e il livello di stortura dei denti. Sappiamo però dalle sperimentazioni finora effettuate, che l'apparecchio ortondontico linguale garantisce ottimi risultati in tempi davvero brevi.

Vantaggi:

Molti i vantaggi che si possono riscontrare nell'uso di un apparecchio ortodontico linguale. Innanzitutto il fattore dell'invisibilità, che come abbiamo detto va a porre un rimedio a quei problemi di estetica sollevati da molti pazienti. Il sorriso intatto è un fattore fondamentale della novità rappresentata da questo strumento correttivo. A questo vantaggio vanno aggiunti i tempi di cura, che risultano decisamente contenuti e brevi. L'efficacia del trattamento va a coprire anche i disturbi della sintomoatologia dovuta ai disordini che una malocclusione o un errato allineamento possono provocare nel rapporto tra cranio e mandibola, così sensibile alle più piccole variazioni. Infine poniamo l'accento sulla salvaguardia della strato di smalto sulla superficie anteriore dei denti, che non viene assolutamente interessato dal trattamento. Tutti questi vantaggi sono assicurati dall'apparecchio ortodontico linguale, che fin dalla sua prima comparsa è stato accolto con grande favore dai pazienti di tutto il mondo, divenendo in breve tempo il rimedio clinico più richiesto per le situazioni di errato allineamento dentale e conseguenti malocclusioni.