"E' vero che se non sistemo i denti, il mio mal di schiena non se ne andrà?"
La domanda è sempre più frequente e le mode e i sistemi terapeutici comunemente utilizzati a volte confondono un po' le idee.
Quanto ci sia di vero in questa curiosità è un pò difficile da spiegare in poche parole ma se ci tenete a "guarire" o ad avere qualche dolore in meno, forse una visita dall'Osteopata potrebbe aiutarvi a stare meglio.
Nel nostro Paese il mal di schiena è il secondo motivo, dopo il raffreddore, che spinge a recarsi dal medico di famiglia ed è una delle prime cause di assenza dal lavoro.
A provocare il dolore alla schiena può essere una parte del corpo insospettabile: i denti ovvero tutto l'apparato stomatognatico compresa la muscolatura masticatoria. La medesima causa si può ricondurre anche per chi soffre di cefalea, cervicale, dolori vicino all'orecchio, blocchi della mandibola e vertigini.
Dobbiamo imparare a pensare che il nostro corpo è una macchina complessa, costituita da organi ed apparati inscindibili tra loro, anzi interdipendenti e sinergici nell'espletamento delle funzioni, cioè che si aiutano e si possono compensare tra loro, affinché l'efficienza della "macchina umana" sia garantita.
La testa, la mandibola, l'osso ioide, la colonna vertebrale, il bacino, l'osso sacro, gli arti superiori e inferiori, sono tutti tenuti insieme da un complesso sistema neuromuscolare che permette loro di scambiarsi informazioni e di compensarsi a vicenda.
Alcune funzioni come la vista, la deglutizione e l'appoggio dei piedi danno informazioni all'apparato neuromuscolare per organizzarsi alla stazione eretta, alla deambulazione e alle altre funzioni principali che ci permettono la normale vita quotidiana.
In particolare, la coordinazione dei muscoli oculomotori per la visione con due occhi, la deglutizione e l'appoggio podalico sono tre reset di regolazione e adattamento fondamentali. Questi inviano continuamente informazioni al sistema nervoso centrale, il quale attivando o inibendo gruppi muscolari determina la posizione e i movimenti del corpo nello spazio.
I seguenti
esempi aiutano a comprendere meglio:
Quando un muscolo funziona troppo è perché ne sta aiutando un altro che funziona un po' meno. Esso è quindi costretto a contrarsi un pò di più e spesso
questo sforzo può dar luogo all'insorgere di un dolore, chiamato contrattura.
Se si serrano troppo i denti (digrignamento, bruxismo) i muscoli legati a questa funzione, che si trovano sul capo, possono contrarsi in maniera eccessiva e indurre un fastidioso mal di testa (di tipo tensivo).
Se i denti non si trovano nelle giuste posizioni, durante il serramento o i normali atti masticatori, la mandibola può assumere particolari
inclinazioni, dette posture, e determinare un cattivo funzionamento dei muscoli masticatori. Questi, a loro volta, possono trasferire le loro tensioni ad altri
gruppi muscolari o strutture, tali da instaurare una "sindrome da biomeccanica posturale" con dolori o problemi anche in zone lontane dal distretto masticatorio.
Ma non solo, se sono presenti problemi sull'appoggio plantare (un piede piatto o anche molto cavo, oppure un appoggio errato durante il cammino), possono riscontrarsi una serie di adattamenti posturali sulla colonna vertebrale che protraendosi nel tempo danno vita a dolori alla colonna verebrale o scoliosi.
Allo stesso modo, se si ha un arto inferiore più corto possono verificarsi degli scompensi a livello della bocca.
Tutto questo lo afferma Gianluca Fratini Osteopata (iscritto al R.O.I. registro degli Osteopati d'Italia) libero professionista dal 1996 in Senigallia (AN), che negli ultimi anni si dedica con grande attenzione alle tecniche osteopatiche nel campo dell'odontoiatria e posturologia, ma non solo, attua le sue conoscenze anche nel campo della terapia manuale in patologia vertebrale, collabora con numerosi specialisti a livello nazionale, quali: odontoiatri, ortodontisti, otorinolaringoiatri, oculisti, optometristi, ortopedici, fisiatri, neurologi, ecc. Inoltre organizza corsi per Osteopati, Fisioterapisti, Medici, Odontoiatri, sempre nel campo della postura collegata alla masticazione e all'appoggio plantare.
da Gianluca Fratini
D.O.M.R.O.I (membro registro degli ostepati d'Italia)