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veronesi_umberto_adn--400x300Umberto Veronesi- La Comunicazione Medico Paziente

Per anni ho lavorato perche' nelle donne nascesse e crescesse la consapevolezza del proprio corpo e della propria salute: ho sempre ritenuto la collaborazione della gente fondamentale per la buona riuscita della lotta contro il cancro.

L'intensa sensibilizzazione attraverso i maggiori organi di comunicazione, e con il lavoro prezioso e capillare dei medici, ha avuto il senso di rendere la popolazione informata dei rischi connessi con alcune patologie tumorali, e dei progressi importanti della ricerca scientifica.

Abbiamo raggiunto, tutti insieme, notevoli risultati: abbiamo capito quali esami siano da prescrivere e quali possano essere ritenuti superflui oppure procrastinabili, abbiamo individuato l'eta' adatta per ciascun accertamento, abbiamo studiato il bilancio rischio/beneficio della scelta di promuovere gli screening per determinati tumori. Esiste ancora spazio per lavorare, per migliorare le conoscenze e le tecniche, tuttavia cio' che va acquisito, di pari passo con la ricerca scientifica, e' la capacita' di comunicare con i pazienti.

La comunicazione medico-paziente non e' solo argomento di estrema attualita': e' il piu' potente mezzo attraverso il quale e' possibile curare. La comunicazione permette di informare sulla patologia e sulle proposte terapeutiche, sull'importanza della prevenzione primaria e secondaria, sull'andamento delle condizioni di malattia (oppure di salute) della persona, e di ricevere dai pazienti (o potenziali pazienti) un giudizio sulla nostra capacita' di medici. Si', perche' e' attraverso lo specchio degli occhi del paziente che possiamo capire come stiamo impostando il nostro atteggiamento diagnostico oppure terapeutico!

Sapere comunicare fa parte del bagaglio culturale del medico, a tutti i livelli. Lo sviluppo del consenso informato, la sempre maggiore attenzione ai diritti del malato (e della persona in quanto tale, anche quando e' sana) deve spingere la classe medica, nella quale mi identifico, a una riflessione: e' necessario che le grandi acquisizioni scientifiche e cliniche siano spiegate con chiarezza e disponibilita' alla popolazione, perche' lincomprensione, che e' il preludio della bassa adesione alle eventuali terapie, venga ridotto al minimo e non influenzi scelte critiche da parte dei pazienti.

Il mio augurio, di fronte ad un neo-eletto Ordine dei Medici, non puo' che essere questo: e' importante operare quotidianamente per garantire la salute e le terapie in caso di malattia, ma e' anche fondamentale stimolare l'acquisizione, da parte dei medici, della consapevolezza che comunicare e' parte integrante della professione.

Lettera estrapolata dal portale Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Gorizia