Esiste un progetto proveniente dall ' Universita' di Tokio, dove lavorano i " maghi dei microchip ", si chiama AUXDECO , si tratta di una fascia come quella dei Samurai , che si mette sulla fronte , dopo 2 ore va cambiata , pero', la pellicola di gel che consente la conduzione degli impulsi.
Nella parte a contatto con la pelle ci sono 512 microchip.
Una web camera ,posta sulla fascia, raccoglie le immagini , che , poi, vengono tradotte in impulsi dai microchip .
Impulsi che arrivano al cervello non utilizzando la via nervosa della vista, ma quella del tatto. I polpastrelli delle dita hanno più sensori tattili (uno ogni 0.2 millimetri) di tutte le altre zone del corpo, ma subito dopo c'è la pelle della fronte (uno ogni 2-3 millimetri). E come le dita «leggono» i punti della scrittura braille, così la fronte «legge» le immagini trasformate in puntini. Per ora in bianco e nero. Il tutto è alimentato da una batteria di mezzo chilo che si porta a tracolla.
La pelle della fronte possiede sensori tattili ed è questo il meccanismo che le permette di "leggere " le immagini trasformate in puntini, come le dita che "leggono " i puntini della scrittura braille .
Nella foto una donna con le braccia alzate (a destra) a sinistra come si vede indossando la fascia
In Giappone le persone non vedenti dalla nascita , partecipanti a questo progetto, camminano da sole , riescono a " vedere" le strisce pedonali e gli ostacoli, riescono a percepire i contorni delle persone e degli oggetti , riescono a "vedere " i cibi e le bevande .
Fanno eccezione i colori del semaforo , perche' con questo meccanismo la " visione " è ancora in bianco e nero, per cui si possono solo distinguere le diverse intensita' del colore che si accende.
Auxdeco è sbarcato in Italia ad Isernia, con testimonial ed inventori.
Marco Condidorio, presidente regionale dell'Unione ciechi, lo sperimenta: esce dall'auditorium da solo tra la calca dei curiosi. Applausi e lacrime. Ed Isernia per due giorni è patria del «terzo occhio». Come mai Isernia? Perché è lì, nel cuore del Molise che ha sede Ams, la società che importerà Auxdeco come Eyeplusplus Europe . L'avvocato di diritto internazionale Mauro Gagliardi e il professor Bruno Falasca sono i «padroni di casa». Da novembre la fascia della vista sarà in vendita anche in Europa: già 50 mila le ordinazioni. In Giappone costa 12 mila dollari. Pronta la nuova versione con 1.024 (il doppio degli attuali) microchip.
Unico problema: non si può tenere sulla fronte per più di 2 ore di seguito, va cambiata una pellicola di gel che serve da facilitatore della conduzione di impulsi. Poi si riposiziona e si torna a vedere.
OVVIAMENTE IO CHE SONO IN CONTATTO CON il centro dove lavorano i " maghi dei microchip " a livello mondiale che si chiama AUXDECO,posso semplicemnte dire che il tutto ,a parte i diversi costi(!!!) non ha nulla a che vedere con la lente bionica siravo che stiamo sperimentando!!