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Ammettiamolo: l’estate, la stagione per eccellenza dello svago e del divertimento, è anche il periodo in cui si è più propensi a lasciarsi andare a rapporti occasionali. Avventure di una notte che, senza le giuste precauzioni, contribuiscono alla diffusione delle infezioni sessuali contro le quali, di recente, la Regione Lombardia ha approvato all’unanimità la diffusione gratuita dei contraccettivi per chi ha meno di 24 anni.

«Le infezioni sessualmente trasmesse sono in aumento, i dati dei centri di infettivologia italiani ne hanno riscontrato un notevole incremento negli ultimi 3-4 anni», riferisce Roberta Rossi, presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.

DOPO L’ESTATE C’E’ IL PICCO DELLE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

In estate, la situazione diventa ancora più allarmante. «Nel periodo successivo a quello estivo, si registra un picco assoluto annuale di pazienti che accedono ai servizi per le infezioni sessualmente trasmissibili», dice Rossi.

«Si tratta di un gruppo di infezioni molto diffuse, provocate da microbi di diversa natura, quali batteri, nel caso della sifilide o la gonorrea, funghi nel caso della candida, virus come il papilloma virus, l’HIV o le epatiti», aggiunge. Attualmente, l’infezione più diffusa è quella da papilloma virus, per la quale è fondamentale la vaccinazione, gratuita per le adolescenti, causa, in alcuni casi, del cancro alla cervice uterina, dell’ano e delle condilomatosi genitali ed anali.

IN ITALIA 1 RAGAZZO SU 10 NON USA IL PRESERVATIVO

«La percezione del rischio di queste patologie è sempre più bassa - sottolinea Rossi - ed inoltre anche la poca informazione e assenza di un’educazione alla sessualità contribuiscono alla diffusione di comportamenti sessuali disfunzionali; una maggiore diffusione di informazioni e di attività di prevenzione potrebbero di gran lunga ridurre la probabilità di contrarre infezioni, e non solo quelle pericolose e maggiormente conosciute, come l’HIV e le epatiti, ma anche quelle infezioni a volte asintomatiche come la clamidia, che se trascurata e non trattata adeguatamente, può danneggiare la fertilità della donna».

Un recente articolo della Fondazione Veronesi sul sesso e sulla contraccezione, dichiara che in Italia un ragazzo su dieci non usa il preservativo: l’indagine è stata condotta da Skuola.net (skuola.net) in collaborazione con la Società Italiana di Contraccezione (SIC) su 7.000 studenti. In particolare un giovane su tre è sessualmente attivo, ma risulta poco informato rispetto all’uso dei vari metodi contraccettivi e poco consapevole rispetto alle conseguenze a cui è esposto: infatti, l’11 per cento del campione studiato non farebbe uso di preservativi, né ricorrerebbe ad altri metodi.

«Il sesso richiede una protezione fisica dalle possibili malattie a trasmissione sessuale», dice la SIC. «Epatite, malattie veneree di varia entità (condilomi, candida, ecc) e ovviamente il virus dell’HIV purtroppo conoscono oggi un solo nemico: il profilattico. Perciò mettetevi l’anima in pace - conclude la SIC - e mettete la salute al sicuro portando sempre con voi un preservativo».