Avere amici longilinei aiuta a dimagrire? Ebbene sì: i comportamenti «sono contagiosi. Come i virus».
A spiegarlo sono gli esperti di «Dottoremaeveroche», il sito della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) contro le fake news.
«La questione dell'obesità contagiosa è stata studiata in modo molto rigoroso. Se ne sono occupati dei medici statunitensi famosi per la qualità e il rigore delle loro ricerche, che sono partiti dai dati raccolti in uno studio epidemiologico avviato nel 1948 in una cittadina americana vicino Boston», spiegano.
Il nome del paese è Framingham, e oggi lo «Studio Framingham» è conosciuto dai medici di tutto il mondo. E' stato possibile ricostruire la rete di relazioni familiari e amicali di 5.124 persone, a loro volta legate a una comunità più allargata di 12.067 amici e parenti. Cos'è stato scoperto? «Rispetto alle persone snelle, quelle obese hanno maggiori probabilità di avere amici, amici di amici e amici di amici di amici ugualmente obesi. Vale dunque la regola dei tre gradi di influenza: non soltanto tra amici diretti, ma anche a distanza, per così dire».
Ma la propensione a imitare i comportamenti vale anche in positivo. «Pensiamo ad esempio che il successo di interventi che puntano ad aiutare una persona obesa a dimagrire non solo possono avere effetto su di lui o di lei, ma anche sul suo compagno o compagna di vita: moglie o marito, insomma», spiegano i dottori anti-bufale.
Quindi, se andando con lo zoppo si impara a zoppicare, andando con il magro si impara a dimagrire? «Esempio perfetto - assicurano - Se non hai un cane né sei pronto ad adottarne uno dal canile, potresti farti un amico che già ne abbia uno, con cui passeggiare portandolo nel quartiere o al parco a fine giornata. Anche se non farai i diecimila passi fatidici, sarà comunque molto utile per dimagrire o anche solo tenersi in forma».
Infine, siamo più condizionati da chi ci sta vicino che da modelli lontani o virtuali. Gli opinion leader, in un certo senso, li abbiamo in famiglia o in classe. «Per avere più probabilità di dimagrire, non dovremmo cercare di ottenere la forma fisica di Federica Pellegrini (un obiettivo probabilmente frustrante perché non realistico) - assicurano gli esperti - piuttosto, funziona la strategia di coinvolgimento di chi è più prossimo insieme con un piccolo gruppo ma più allargato, perché in questo modo potremo mettere maggiore distanza tra noi e possibili influenze negative».