Sono molti gli appelli a donare il midollo osseo, un gesto gratuito che può salvare la vita, in quanto il trapianto permette di combattere leucemie, linfomi, il mieloma e altre patologie del sangue. Una scelta che ha grande importanza anche dal punto di vista umano come si evince dalla testimonianza di Alain Sorgi, veterinario torinese che dopo aver donato il midollo ha scritto un messaggio ad ADMO Associazione Donatori Midollo Osseo.
«È passata una settimana dalla donazione. Un po' di mal di schiena, fiato corto, nulla più. Solo ora inizio a realizzare cosa sia accaduto. Non vuole essere un messaggio autocelebrativo ma una testimonianza: credete nella scienza, quella vera che salva le vite, credete nell’umanità e nella solidarietà, anche quando intorno sembra grigio. Ringrazio tutti i medici e gli infermieri delle Molinette di Torino per la straordinaria professionalità e vicinanza. Ringrazio ADMO per quello che fa quotidianamente. Ci sono tante persone che hanno bisogno, non dimentichiamolo mai. L’ultimo pensiero è per Te, anche se non ci conosceremo mai, sono sicuro che vincerai la tua battaglia. Credevo di poter essere io a cambiarti la vita, ma sei tu che l’hai cambiata a me. Dopo tanti anni, è di nuovo Natale. … Una buona azione ne ispira sempre un’altra…».
Per un paziente senza donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile è proprio legata alla consultazione dei registri. Il Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) oggi conta 49.138 iscritti e raccoglie i donatori già andati incontro a tipizzazione, operazione rapida che si esegue con prelievo di saliva o di sangue. Può iscriversi al registro dei donatori chi ha tra 18 e 35 anni (la disponibilità a donare rimarrà comunque valida fino ai 55 anni), pesa più di 50 kg e gode di buona salute. Individuato il profilo giusto per la persona che ha bisogno di trapianto, il donatore viene contattato per effettuare un ulteriore prelievo di sangue, in modo da definire in maniera approfondita il livello di compatibilità e, in caso positivo procedere nel percorso.
Come si dona? Nell’80% dei casi, la donazione avviene tramite il prelievo del sangue. Spiegano da ADMO: «La donazione prevede la somministrazione, nei 5 giorni precedenti la donazione, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico.
Tale tipologia di prelievo, indicata come aferesi, si avvale dell’utilizzo di separatori cellulari: il sangue prelevato da un braccio attraverso un circuito sterile entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto». Vi è poi una seconda metodica, il prelievo dal midollo osseo non spinale, che «consiste nel prelievo direttamente dalla sede naturale del midollo osseo, ovvero le ossa del bacino. Il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale. L’intervento ha una durata di circa 45 minuti e, dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto osservazione per le successive 24/48 ore prima di essere dimesso e gli si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Dopo il prelievo, il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente entro 7-10 giorni. Il donatore potrebbe avvertire solo una lieve dolenzia nella zona del prelievo, destinata a scomparire entro pochi giorni». Altre informazioni sono disponibili qui: https://www.iltipogiusto.it/ e https://admo.it/
Admo, che ha raggiunto 450mila soci, ha annunciato che nel 2020 porterà portata in Senato la proposta di istituire la giornata del donatore di midollo osseo (nel mese di settembre in concomitanza con la settimana del Match-It-Now, l'evento nazionale dedicato alla donazione di midollo). Sempre nell’anno che verrà Admo inaugurerà la nuove sede milanese (in maggio) e la nuova sede operativa romana dedicata a Fabrizio Frizzi.