In questo breve articolo cercheremo di fare una piccola panoramica su l'uso del Minoxidil un farmaco nato come antiipertensivo ma che nel corso della sua applicazione ha evidenziato un forte potere per la ricrescita dei capelli.
La sua forma chimica è C9H15N5O e la sua scoperta risale al 1980 e come mensionato in precedenza fu sperimentato per combattere l'ipertensione ed è proprio dalla sperimentazione, emerse come effetto collaterale l'improvvisa comparsa di crescita di peli e capelli.
Molti specialisti ritengono che tale farmaco abbia un alta efficacia riguardo l'arresto della caduta in un buon numero di casi, e di promuovere, con minor frequenza, anche una certa ricrescita. Dal punto di vista applicativo il farmaco sembra avere una maggiore efficacia sul vertice, mentre sembra essere meno attivo sulla zona fronto-temporale.
Attualmente è uno dei pochi farmaci approvati dalla FDA (Food and Drug Administration) per la cura dell'alopecia androgenetica. L'applicazione del farmaco avviene localmente attraverso una lozione o una schiuma, ovviamente l'efficacia anticaduta è legata ad una corretta e costante applicazione del profdotto che va distribuito in maniera uniforme due volte al giorno per circa quattro mesi. L'utilizzo del farmaco si è visto come abbia una buona percentuale di riuscita, circa il 50%, ed al contrario riveli delle dificoltà per pazienti in cui la calvizia è particolarmente accentuata o presente da tempo.
Una curiosità su questo farmaco e che ancora oggi dopo circa quindici anni di uso non sia perfettamente chiaro il meccanismo di azione, che non riguarderebbe l'incremento della circolazione infatti altri vasodilatatori molto più potenti non hanno avuto questo effetto. Si pensa che il potere del Minoxidil sia dovuto sull'azione che avrebbe sulla regolazione dei cicli biologici che interagirebbero direttamente con il follicolo agendo su canali di potassio che regolano una serie di processi cellulari.
Se il trattamento in questione ha beneficio si osserva un graduale e progressivo aumento del diametro e della lunghezza dei capelli, con arresto della caduta ed in alcuni casi una ricrescita, ma con un interruzione dello stesso si ha una rapida accentuazione del problema e di li a poco si ripresenta la situazione iniziale; a risultato acquisito si può comunque passare ad una terapia "di mantenimento" in cui è prevista una diminuzione del numero di applicazioni o del dosaggio. Resta a discrezione dei medici specialisti, analizzando ogni singolo caso, l'utilizzo o meno di tali farmaci.