Quando si parla di disturbo dell'eccitazione sessuale, si parla di una condizione che puo' interessare sia gli uomoni che le donne. Per quanto riguarda le donne esso si manifesta mediante una persistente o riccorente impossibilità di mantenere fino al completamento dell'attività sessuale una adeguata risposta in termini di lubrificazione e tumescenza legata all'eccitazione sessuale. I clinici spiegano come questo disturbo il più delle volte non sia conseguenza di altri disturbi mentali od altri problemi di carattere medico. E' quindi di fondamentale importanza un approccio al paziente atto ad escludere cause legate alla depressione, abuso di farmaci o droghe o di carattere morfologiche strutturali in cui il tono dei muscoli della zona pubica abbiano subito un ridimensionamento, e da qui un minor apporto sensoriale. Altra distinsione è quella tra un disturbo di tipo permanente in cui la persona ha sempre manifestato tale condizione o acquisito, ed in questo caso l'attenzione si sposta su quale trauma abbia potuto causare tale condizione.

Riassumendo potremo individuare le cause di questa condizione in cui viene meno la lubrificazione e la tumescenza, e di conseguenza il raggiungimento dell'orgasmo con: uno scarso tono dei muscoli perivaginali, carenza di fattori ormonali, ipossibilità di elaborare mentalmente fantasie sessuali, problemi legati alla complicità con partner. La terapia mira al riequilibrio della persona e quindi a seconda della causa essa puo' avvenire attraverso farmaci se il problema è la mancanza di determinati ormoni ma soprattutto di carattere psicologico (in ogni forma) con delle specifiche a seconda del tipo di trauma riportato dalla persona. Il lavoro viene indirizzato con tecniche cognitive ed esercizi comportamentali. Molto usati sono gli esercizi di Kegel che cercano di ripristinare il tono di muscoli pubo-coccigei. Il fine del trattamento è quello di ripristinare una normale lubrificazione e tumescenza vaginale fondamentali per arrivare all'orgasmo.