Sempre più spesso ricevo, nella mia attività professionale, richieste di aiuto, da parte di persone che affermano di pensare troppo al sesso, e si chiedono se sia normale avere il desiderio di fare sesso continuamente. Non è facile valutare se il soggetto ha un desiderio sessuale eccessivo, e soprattutto non è opportuno limitarsi a considerare "quante volte" la persona ha la necessità di avere rapporti sessuali, per fare una diagnosi di IPERSESSUALITA', o DIPENDENZA SESSUALE.
Occorre tenere in considerazione quando il desiderio diventa fonte di infelicità e quando comporta la totale perdita di controllo delle proprie pulsioni, interferendo con la capacità di svolgere le attività quotidiane. Chi soffre di questo disturbo si trova ad avere continui pensieri, impulsi e fantasie che lo portano a comportamenti che vanno dalla masturbazione compulsiva, alla continua ricerca di partner disponibili o a pagamento, mettendo a rischio la stabilità dei rapporti familiari e a volte anche il lavoro. In questi soggetti, lo stato di gratificazione si esaurisce contestualmente all'atto sessuale, portandolo nuovamente in tensione, in balia delle proprie ossessioni.
Inoltre, al fine di raggiungere lo stato di appagamento, sono necessari stimoli sempre più forti, portando la persona a comportamenti che possono mettere a rischio la propria incolumità fisica e legale. Prima di decidere di farsi aiutare da un esperto, queste persone spesso mi riferiscono, che hanno provato ad imporsi l'astinenza, ma poi sono stati travolti dallo stato di tensione, ansia e rabbia, valutando quindi un percorso psicoterapeutico. Nella terapia è importante far acquisire alla persona la capacità di percepire gli stimoli che prova, come qualcosa di diverso da un bisogno vitale.
Dott.ssa Monica Cappello