DIG, con questa abbreviazione viene identificato il disturbo dell'identità di genere.
Questa patologia classificata fra i disturbi mentali non è solo, come molti pensano, il forte desiderio di essere e di identificarsi con il sesso opposto, ma tale disturbo cela diverse sfumature,che evidenziano un malessere più o meno marcato relativo al disagio con cui viene vissuta la propria sessualità biologica. Questo disturbo non deve essere confuso con i cosidetti transessuali, e quindi con la transessualità in cui i comportamenti sessuali possono essere sia eterosessuali che a favore dello stesso sesso. Il disturbo dell'identità di genere, prevede alcuni comportamenti e fantasie che portano l'individuo a svolgere ruoli e mansioni che identificano l'altro sesso, spesso associati ad abbigliamento ed accessori.
L'aspetto psicologico si riversa sin dall'infanzia su quello sociale, chi soffre di questo disturbo, spesso viene isolato rispetto ad i propri compagni e questo non fa che aumentare il disagio.
Con il passare del tempo aumenta la determinazione nell'essere del sesso opposto e quindi di fissare nella mente obiettivi quali avere lavori o mansioni che identificano l'altro sesso sino a prefissarsi il cambiamento del sesso chirurgicamente. Il disagio puo' manifestarsi sin dall'adolescenza, ma ci sono ancora forti discussioni sull'età in cui si manifesta tale condizione, alcuni studi riferiscono come molti avvertano tale desiderio intorno ad i 2-3 anni, altri intorno all'adolescenza con diversi disagi, come provare disgusto e riprovazione nei confronti dei propri genitali. Attualmente sono in corso numerosi studi che cercano di studiare fattori che possano influire con questo disturbo; fattori biologici con studi su livelli ormonali e loro regolazione genetica, fattori sociali che potrebbero influenzare l'dentità attraverso famiglia, mass media, ed altre situazioni sociali.