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Esempio di medicazione non aderenteLe medicazioni non aderenti sono medicazioni molto semplici, costituite in un singolo strato di rete tessuta che quando viene messo a contatto con la base della lesione agisce come materiale con una bassa aderenza. La struttura può essere costituita da poliestere, poliammide, rayon-viscosa o cotone; può essere impregnata dai più svariati prodotti al fine di ridurne l'adesività, come ad esempio: petrolatum, la carbossimetilcellulosa (CMC), la paraffina, la vaselina, l'estere di gligerolo, i polisaccaridi, i trigliceridi, il silicone. Questi materiali permettono all'essudato della lesione di passare alla medicazione secondaria.

Alcune ditte hanno abbinato allo strato non aderente che rimane a contatto della cute lesa uno o piu' strati assorbenti in fibra acrilica, cotone, poliacrilati, ecc. per favorire il confezionamento di medicazioni in caso di lesioni da elevata essudazione. Solitamente, in questo caso piuttosto quando occorre effettuare cambi frequenti, non è indicato l'impiego di medicazioni avanzate piu' complesse in considerazione del loro elevato costo.

Indicazioni

Le medicazioni non aderenti possono essere usate come medicazioni primarie nel caso di lesioni a spessore parziale o a tutto spessore, di lesioni con un essudato minimo, moderato o abbondante, e nelle aree di prelievo cutaneo.

Vantaggi

·       possono proteggere la base delle lesioni dai traumi durante i cambi delle medicazioni

·       possono essere applicati insieme a prodotti topici, di riempimento delle lesioni, o garze

Svantaggi

·       sono sconsigliati nel caso di ulcere da pressione al I stadio o nel caso di lesioni superficiali, disidratate, o coperte da un'escara, oppure con un essudato viscoso

·       richiedono una medicazione secondaria

Bibliografia: Il prontuario per la gestione delle lesioni cutanee - Ed. CdG 2011 - Pavia

Autore: Andrea Bellingeri