Ritardo di crescita fetale
Il ritardo di crescita del feto è una condizione in cui il feto non è sufficientemente sviluppato per l'epoca gestazionale. Questa condizione non sempre è sinonimo di patologia, in quanto può verificarsi la condizione in cui il feto sia inferiore al 10° percentile per il fatto che i due genitori siano di statura piccola. Tuttavia nei casi in cui attraverso sistemi diagnostici si riscontri l'effettivo rallentamento di crescita, viene eseguito un attento monitoraggio ed in genere il parto avviene prima della trentottesima settimana. Una serie di ecografie correttamente eseguite in cui vengano riportate: datazione, lunghezza vertice-sacro (CRL), diametro biparietale (BPD), diametro trasverso del cervelletto (DTC), permette di diagnosticare un ritardo di crescita fetale.
Studiando tali parametri, viene diagnosticato anche il tipo di ritardo: se di tipo simmetrico tutti i parametri misurati sono ridotti, se di tipo asimmetrico si riscontra una minore crescita a livello addominale. La prima condizione si associa spesso a cause cromosomiche e genetiche ed in genere vi è un ritardo di crescita precoce, la seconda condizione si associa a cause placentari ed in genere vi è un ritardo di crescita tardivo.
I fattori di rischio più frequenti sono molti, primo fra tutti è il fatto di avere già partorito un figlio affetto da ritardo di crescita, altri fattori possono essere anemia grave, diabete pregravidico, placenta previa, infezioni come citomegalovirus, toxoplasmosi.