Nel presente studio clinico retrospettivo, sono stati confrontati gli esiti clinici derivanti dal trapianto allogenico di una singola unità di sangue cordonale in 351 pazienti affetti da leucemia e dal trapianto di midollo osseo da donatore non familiare in 1028 pazienti, sofferenti della medesima patologia. L'infusione di unità di sangue cordonali con mismatched HLA fino a due loci, ha mostrato similarità con il tasso di mortalità osservato a seguito di trapianto di midollo osseo con singolo mismatch HLA-DRB1. Il trapianto di sangue cordonale ha inoltre determinato, rispetto all'infusione di midollo osseo con singolo mismatch, un minor recupero di neutrofili, un minor rischio di sviluppo della forma acuta della malattia del trapianto contro l'ospite "GvHD", e un minor rischio di mortalità correlata al trapianto, mentre non sono state rilevate differenze relativamente al rischio di ricaduta. Complessivamente, l'infusione di sangue da cordone ombelicale con un mismatch da zero a due antigeni, risulta essere una possibile alternativa per il trattamento di pazienti affetti da leucemia, capace di dare risultati simili, in termini di sopravvivenza, a quanto ottenuto con l'infusione di midollo osseo con mismatch di un singolo locus.