La notizia da parte di due ricercatori dell'Università della Pennsylvania che hanno evidenziato come persone considerate in sovrappeso secondo l'indice abbiano in realtà rischio di morire inferiore.
L'editoriale pubblicato su Science, mette in discussione l'indice di massa corporea inventato nell'800 dal matematico belga Adolphe Quetelet, asserendo come non riflette accuratamente la proporzione tra muscoli e tessuto grasso nel corpo, e non tiene conto del genere e delle differenze di razza tra le persone. Viene messo in risalto come in alcune parti del corpo l'accumulo di grasso in alcune zone sia dannoso mentre in altre poco pericoloso, l'indice non tiene conto del genere e delle differenze di razza tra persone, infatti affermano Rexford Ahima e Mitchell Lazar chi ha un indice 'normale' non puo' stare tranquillo, perchè in realtà un Bmi basso può nascondere uno status nutrizionale povero, in cui il corpo non riesce a metabolizzare correttamente alcune sostanze.