Quando i primi dentini di un neonato iniziano a spuntare, in alcuni casi, il bambino può iniziare a digrignarli. Questo fenomeno, tipico anche di altre età, è noto come bruxismo.
Pertanto, come genitore, è importante che tu conosca questa condizione in modo da sapere cosa fare se si verifica nel tuo bambino.
Il bruxismo si manifesta a causa della contrazione ripetitiva dei muscoli masticatori senza fini funzionali, cioè l’atto del mangiare. Ciò porta al digrignamento dei denti e, di conseguenza, alla loro usura. Inoltre, questo disturbo può causare mal di testa, collo, orecchie e mascella.
Ci sono due tipi di bruxismo:
- Centrico: consiste nel serrare i denti con forza e di solito si verifica sia di giorno che di notte.
- Eccentrico: consiste nello sfregare o nel digrignare i denti e si verifica più comunemente solo di notte, quindi i bambini non sono consapevoli del problema. Comporta un’abrasione dei piani dentali e il consumarsi di quelli frontali.
Neonato digrigna i denti: possibili cause
Tra le cause del bruxismo ci sono quelle di origine psicologica: alterazioni che possono causare tensione o stress, come l'iperattività o l'ansia; e quelle di origine fisica: la comparsa di nuovi denti, una cattiva posizione degli stessi o addirittura la presenza di parassiti intestinali che portano a digrignare i denti per via del disagio percepito durante la notte.
Tieni presente che per i bambini piccoli avere i denti è un’esperienza nuova, gli piace fare rumori con la bocca, ascoltarsi e sperimentare con il loro corpo, è comune che alcuni facciano rumori per addormentarsi. In una determinata fascia di età stringere la mandibola si associa alla comparsa dei primi denti dato che i piccoli esercitano pressione per alleviare il dolore.
Tra le cause del digrignamento troviamo quindi:
- Genetica
- Problemi all’apparato respiratorio come le apnee notturne
- Cause di tipo psicologico come stress o ansia
- Disturbi del sonno o carenza di riposo
- Abitudini scorrette nelle ore diurne come il mordersi le labbra o mantenere i denti serrati
Soluzioni affinché il neonato smetta di bruxare
Nella maggior parte dei casi, il bruxismo nei neonati scompare spontaneamente con la comparsa dei denti permanenti e degli incisivi, tuttavia, esistono fattori psicologici e fisici che possono prolungare questo disturbo anche quando il bambino ha già i denti definitivi, in tal caso, o se presenta forte emicranie o dolore a orecchie e mascella potrebbe essere necessario un trattamento per evitare problemi alle gengive e il deterioro dei denti.
Il trattamento in età adulta consiste nel posizionamento di una placca provvisoria di plastica, il cosiddetto “bite”, che copre i denti superiori in modo che non si consumino se vengono stretti o digrignati. Se il bruxismo non scompare a causa di una malocclusione, sarà necessario un trattamento ortodontico.
Nei bambini piccoli, a seconda delle cause accertate, tra le soluzioni più comuni esistono quelle che prevedono creare una sorta di rituale rilassante prima di andare a dormire, evitando luci e rumori forti nella stanza da letto, ridurre al minimo attività stressanti prima dell’ora della messa a letto e regolarizzare le ore del sonno, se possibile.
Come nella maggior parte delle malattie, la diagnosi precoce è estremamente importante per evitare complicazioni. È quindi fondamentale prestare attenzione ai segni e ai sintomi del bambino tenendo informato il pediatra e affidandoti ai suoi consigli.
Se non ci sono problemi dentali o masticatori di alcun tipo e se si seguono dei protocolli di igiene orale fin dalla comparsa dei primi denti, i dentisti consigliano di portare i bambini a una prima visita intorno ai 4-5 anni per osservare come crescono i denti da latte, riconoscere e curare eventuali carie e verificare precocemente se si sta sviluppando una malocclusione e intervenire con un trattamento ortodontico.
Fonte: Dottordentista.com