Viene considerata come una delle malattie veneree minori, questo perchè tale patologia si verifica sporadicamente ed anche perchè le manifestazioni sono di tipo locali e non di tipo sistemiche. Il contagio avviene attraverso i rapporti sessuali, ma viene ricordato come le ulcere provocate dal batterio possono diffondersi per autoinoculazione ovvero se si toccano le ulcere, i batteri possono trasferirsi sulle dita e da queste diffondersi alla bocca o ad altre zone.
La patologia si manifesta in maniera prevalente nell'uomo; il periodo di incubazione va da tre a dieci giorni e dopo circa 24/48 ore si manifesta un ulcerazione dolente e molle che successivamente si ricopre di tessuto necrotico la zona in cui si manifesta la lesione è il più delle volte quella del glande, sporadicamente nella zona perianale; nella donna le lesioni sono molto minori e di tipo passeggere, le lesioni più vistose sono di carattere multiplo nella zona del clitoride sulle labbra e sulla fornice della vagina.
Alcune condizioni possono favorire il contagio; piccole lesioni della mucosa provocate da un trauma o da un'abrasione durante il coito oppure la promiscuità sessuale e la scarsa igiene nei contatti sessuali.
La possibile difficoltà nel diagnosticare la patologia è quella che spesso può avere aspetti simili alla sifilide, ma al contrario dell'ulcera molle nella sifilide la lesione ulcerativa è compatta e dura.
La diagnosi si basa oltre che sulle caratteristiche cliniche sullo striscio e sulla coltura.
La terapia viene eseguita attraverso l'applicazione topica di ciprofloxacina, azitromicina, eritromicina, ceftriaxone.