L’Italia è nella morsa del caldo e, come ogni estate, in questo periodo ci si preoccupa soprattutto degli anziani: i più sensibili alle ondate di calore. Ma le raccomandazioni, in queste ore, riguardano anche altre categorie di persone fragili: bambini, malati cronici e donne in gravidanza.
I consigli? Bere molto: acqua fresca sì, ma mai gelata. Fare pasti leggeri, indossare vestiti leggeri e larghi, proteggersi con cappelli, occhiali e ventagli, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde (e comunque sempre ricorrendo alle creme protettive) come l’attività sportiva. Ma come regolarsi rispetto agli sbalzi di temperatura che si possono accusare passando da un ambiente esterno a uno interno raffreddato dall’aria condizionata?
Cautela con lo sbalzo termico
«In questi giorni, è necessario aumentare il controllo della temperatura degli ambienti in cui si soggiorna - afferma Gerardo Foglia, responsabile del pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli di Erba -. L’indicazione è rivolta soprattutto agli anziani: sintomi come la confusione mentale e l’agitazione possono indicare una sofferenza dovuta all’elevata temperatura».
La risposta, però, non sta nell’abbassamento drastico di quest’ultima all’interno del salotto, perché quando la differenza tra temperatura interna ed esterna è troppo marcata, il condizionatore può diventare un «nemico» per la salute. Il nostro corpo non è infatti in grado di abituarsi a un crollo così repentino dei gradi centigradi, a cui «reagisce» determinando (sopratutto) malanni sopratutto respiratori: raffreddore, mal di gola, laringite e faringite.
Anche i dolori articolari e muscolari, fino alle classiche cefalee, possono essere la conseguenza di un abbassamento troppo veloce della temperatura. Il consiglio, quando ci si appresta a cambiare ambiente, è sempre quello di acclimatarsi. Dunque se si è in macchina, meglio spegnere l’aria condizionata qualche minuto prima di arrivare a destinazione, in modo da permettere all’organismo di «avvicinarsi» alla temperatura che troverà all’esterno. Mentre se ci si accinge a entrare in acqua, meglio fare prima una doccia a una temperatura intermedia tra quella esterna e quella del mare.
Gli anziani spesso non avvertono la sete
La causa fisiologica di questi malesseri è la disidratazione, dovuta «a una perdita di liquidi superiore alla loro assunzione, che determina l’alterazione dell’equilibrio di sali minerali e zuccheri - dichiara Chiara Pesci, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Carpi -. I sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, senso di malessere generalizzato, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari e abbassamento della pressione arteriosa. Nei casi peggiori, anche disorientamento spazio-temporale e svenimento».
Molti anziani, come conseguenza dell’invecchiamento cerebrale, non avvertono o avvertono poco il senso di sete. Logica è la conseguenza: anche quando sudano molto, non bevono abbastanza e il loro organismo si disidrata. Ciò spiega perché si debbano seguire gli accorgimenti citati, ricordandosi inoltre di evitare bevande alcoliche, ghiacciate, gassate e zuccherate. Un piccolo sacrificio, che aiuterà però a superare al meglio questi giorni sotto la canicola di agosto.
Attenzione anche ai filtri
Quando si accende quotidianamente un condizionatore, un altro aspetto a cui occorre prestare attenzione è la pulizia dei filtri. Una scarsa pulizia può far diventare i climatizzatori dei depositi di muffe e polveri, che potrebbero arrecare non pochi disturbi, in soggetti allergici e non.
Senza dimenticare il rischio legato alla legionella di cui si è molto parlato negli ultimi giorni alla luce dei numerosi contagi registrati nella periferia nord di Milano.
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