Dai documenti a disposizione risulta che le popolazioni costiere dell’Asia considerano da sempre, le alghe come un cibo prezioso, da raccogliere, cucinare e consumare al pari dei vegetali da coltivazione. Anche oggi e non più solo in Asia, per via del loro contenuto proteico, mineralico, vitaminico, di oligoelementi e di acidi grassi insaturi, le alghe sono largamente commercializzate. Non è difficile passando al supermercato, senza recarsi in negozi specializzati trovarne di diversi tipi e qualità.
Wakame. Quest’alga originaria del Giappone, per il gusto delicato ben si combina con le verdure e ben si presta alla preparazione delle minestre.
Alga kombu. Anche quest’alga è originaria del Giappone, è usata per insaporire e al pari di una qualunque altra verdura.
Alga Nori. Originaria del Giappone viene venduta secca e va tostata prima dell’uso.
Alga Dulse. Originaria delle isole del Pacifico, ha un gusto piccante quindi ben si presta per la preparazione di zuppe e condimenti.
Alga spirulina. Originaria di Messico, Cina e Africa centrale stimola il senso di sazietà.
L’universo delle alghe è sicuramente affascinante, ma quali vantaggi di salute possono derivare da un loro consumo regolare e come inserirle in un contesto di Dieta Mediterranea?
Abbiamo approfondito la questione con Maria Grazia Carbonelli, consigliere ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e Direttore della UO Dietologia e Nutrizione dell' Azienda Ospedaliera S. Camillo-Forlanini di Roma
Le alghe possono integrarsi in un regime alimentare mediterraneo?
«Le alghe commestibili sono a tutti gli effetti degli organismi marini che possono essere introdotti nell’alimentazione umana. Sono state per lungo tempo utilizzate dall’uomo nei paesi che si affacciano sul mare e quindi anche nelle zone Mediterranee. Riscoperte negli ultimi anni, grazie alla diffusione di cucine etniche come quella asiatica e giapponese, sono ormai facilmente reperibili nei mercati ittici dei nostri paesi».
Quali vantaggi possono derivare da un consumo regolare di alghe?
«Alle alghe commestibili sono attribuite proprietà antiossidanti e depurative. Le alghe marine sono una delle fonti alimentari più ricche di iodio e di sali minerali. Nella loro composizione bromatologica troviamo ferro, calcio, fosforo, vitamine e proteine. Inoltre essendo vegetali apportano anche una buona quantità di fibre utili per la funzione intestinale. L’alga Agar Agar possiede una fibra gelatinosa spesso usata nell’industria alimentare ed è anche molto utile per contrastare la stipsi. L’ alga Spirulina, che in realtà è un cianobatterio, è composto per circa il 60% di proteine ricche di amminoacidi essenziali. Ha una potente azione stimolante ed un alto potere saziante. Viene infatti utilizzata come intergratore nelle diete ipocaloriche.
Alcuni tipi di alghe sono ricche di acido alginico che svolge azione chelante verso i metalli pesanti e sostanze tossiche che in sua presenza vengono meno assorbiti ed eliminati con le feci. Questo acido è anche usato in farmacologia per i problemi di reflusso gastrico e gastriti».
È opportuno trovare sempre il modo di inserirle nella propria dieta?
«Vanno ovviamente consumate solo le commestibili seguendo le indicazioni di preparazione. Si abbinano con vari cibi a seconda del tipo. Le possiamo usare per insaporire zuppe o per dare più sapore a insalate o contorni di verdure e legumi. Una delle associazioni più frequenti è quella con il riso che ritroviamo nella cucina giapponese. Secche possono essere utilizzate per dare sapore a carne e pesce».
Possono essere consumate da tutti?
«Le persone che hanno problemi alla tiroide devono fare attenzione per l’alto contenuto di iodio delle alghe. Chi ha problemi cardiaci può avere effetti collaterali come tachicardia ed irritabilità. Chi soffre di colon irritabile, chi fa terapie anticoagulanti o farmaci salvavita deve informare il proprio Medico che darà le giuste indicazioni»
Quali sono le eventuali controindicazioni per la nostra salute generale?
«Ci sono alcune alghe che oltre a sostanze benefiche contengono sostanze tossiche come l’arsenico. Un consumo elevato può essere quindi pericoloso per la salute. Essendo ricche di fibre possono ridurre l’assorbimento di farmaci».
Dobbiamo considerarle alimenti o soltanto integratori?
«In genere gli alimenti naturali apportano sostanze nutritive in misura maggiore degli integratori».
Le alghe sono usate anche come additivi naturali e sono largamente presenti nei prodotti alimentari nei farmaci e negli integratori: come estratti possono creare disturbi di salute?
«Non bisogna pensare che, solo perché un prodotto è naturale, non possa essere pericoloso per la salute. Anche per gli estratti vale la regola di seguire le indicazioni fornite dai produttori ed informare il Medico se ci sono patologie o terapie farmacologiche in corso».
Le alghe commercializzate in Italia sono solo di importazione o abbiamo
anche una produzione nostrana?
«Ci sono sia di importazione che prodotte in Italia. Anche nei nostri paesi marittimi esiste una tradizione di consumo di alghe. Basta pensare al famoso “ Mauro” della zona del catanese che altro non è che una insalata di alghe rosse condita con limone. Se si visita il mercato del pesce di Cagliari si trova una vasta zona dedicata solo alle alghe. Negli ultimi anni l’industria alimentare italiana ha iniziato a coltivare e commercializzare alghe commestibili»
A quali caratteristiche prestare attenzione quando si acquistano?
«Quando si acquista un prodotto del genere bisogna sempre conoscere la provenienza e la tracciabilità oltre che lo stato di conservazione».
Dai documenti a disposizione risulta che le popolazioni costiere dell’Asia considerano da sempre, le alghe come un cibo prezioso, da raccogliere, cucinare e consumare al pari dei vegetali da coltivazione. Anche oggi e non più solo in Asia, per via del loro contenuto proteico, mineralico, vitaminico, di oligoelementi e di acidi grassi insaturi, le alghe sono largamente commercializzate. Non è difficile passando al supermercato, senza recarsi in negozi specializzati trovarne di diversi tipi e qualità.
Wakame. Quest’alga originaria del Giappone, per il gusto delicato ben si combina con le verdure e ben si presta alla preparazione delle minestre.
Alga kombu. Anche quest’alga è originaria del Giappone, è usata per insaporire e al pari di una qualunque altra verdura.
Alga Nori. Originaria del Giappone viene venduta secca e va tostata prima dell’uso.
Alga Dulse. Originaria delle isole del Pacifico, ha un gusto piccante quindi ben si presta per la preparazione di zuppe e condimenti.
Alga spirulina. Originaria di Messico, Cina e Africa centrale stimola il senso di sazietà.
L’universo delle alghe è sicuramente affascinante, ma quali vantaggi di salute possono derivare da un loro consumo regolare e come inserirle in un contesto di Dieta Mediterranea?
Abbiamo approfondito la questione con Maria Grazia Carbonelli, consigliere ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e Direttore della UO Dietologia e Nutrizione dell' Azienda Ospedaliera S. Camillo-Forlanini di Roma
Le alghe possono integrarsi in un regime alimentare mediterraneo?
«Le alghe commestibili sono a tutti gli effetti degli organismi marini che possono essere introdotti nell’alimentazione umana. Sono state per lungo tempo utilizzate dall’uomo nei paesi che si affacciano sul mare e quindi anche nelle zone Mediterranee. Riscoperte negli ultimi anni, grazie alla diffusione di cucine etniche come quella asiatica e giapponese, sono ormai facilmente reperibili nei mercati ittici dei nostri paesi».
Quali vantaggi possono derivare da un consumo regolare di alghe?
«Alle alghe commestibili sono attribuite proprietà antiossidanti e depurative. Le alghe marine sono una delle fonti alimentari più ricche di iodio e di sali minerali. Nella loro composizione bromatologica troviamo ferro, calcio, fosforo, vitamine e proteine. Inoltre essendo vegetali apportano anche una buona quantità di fibre utili per la funzione intestinale. L’alga Agar Agar possiede una fibra gelatinosa spesso usata nell’industria alimentare ed è anche molto utile per contrastare la stipsi. L’ alga Spirulina, che in realtà è un cianobatterio, è composto per circa il 60% di proteine ricche di amminoacidi essenziali. Ha una potente azione stimolante ed un alto potere saziante. Viene infatti utilizzata come intergratore nelle diete ipocaloriche.
Alcuni tipi di alghe sono ricche di acido alginico che svolge azione chelante verso i metalli pesanti e sostanze tossiche che in sua presenza vengono meno assorbiti ed eliminati con le feci. Questo acido è anche usato in farmacologia per i problemi di reflusso gastrico e gastriti».
È opportuno trovare sempre il modo di inserirle nella propria dieta?
«Vanno ovviamente consumate solo le commestibili seguendo le indicazioni di preparazione. Si abbinano con vari cibi a seconda del tipo. Le possiamo usare per insaporire zuppe o per dare più sapore a insalate o contorni di verdure e legumi. Una delle associazioni più frequenti è quella con il riso che ritroviamo nella cucina giapponese. Secche possono essere utilizzate per dare sapore a carne e pesce».
Possono essere consumate da tutti?
«Le persone che hanno problemi alla tiroide devono fare attenzione per l’alto contenuto di iodio delle alghe. Chi ha problemi cardiaci può avere effetti collaterali come tachicardia ed irritabilità. Chi soffre di colon irritabile, chi fa terapie anticoagulanti o farmaci salvavita deve informare il proprio Medico che darà le giuste indicazioni»
Quali sono le eventuali controindicazioni per la nostra salute generale?
«Ci sono alcune alghe che oltre a sostanze benefiche contengono sostanze tossiche come l’arsenico. Un consumo elevato può essere quindi pericoloso per la salute. Essendo ricche di fibre possono ridurre l’assorbimento di farmaci».
Dobbiamo considerarle alimenti o soltanto integratori?
«In genere gli alimenti naturali apportano sostanze nutritive in misura maggiore degli integratori».
Le alghe sono usate anche come additivi naturali e sono largamente presenti nei prodotti alimentari nei farmaci e negli integratori: come estratti possono creare disturbi di salute?
«Non bisogna pensare che, solo perché un prodotto è naturale, non possa essere pericoloso per la salute. Anche per gli estratti vale la regola di seguire le indicazioni fornite dai produttori ed informare il Medico se ci sono patologie o terapie farmacologiche in corso».
Le alghe commercializzate in Italia sono solo di importazione o abbiamo
anche una produzione nostrana?
«Ci sono sia di importazione che prodotte in Italia. Anche nei nostri paesi marittimi esiste una tradizione di consumo di alghe. Basta pensare al famoso “ Mauro” della zona del catanese che altro non è che una insalata di alghe rosse condita con limone. Se si visita il mercato del pesce di Cagliari si trova una vasta zona dedicata solo alle alghe. Negli ultimi anni l’industria alimentare italiana ha iniziato a coltivare e commercializzare alghe commestibili»
A quali caratteristiche prestare attenzione quando si acquistano?
«Quando si acquista un prodotto del genere bisogna sempre conoscere la provenienza e la tracciabilità oltre che lo stato di conservazione».