Troppe bevande zuccherate e grassi saturi, poco pesce, fibre e frutta secca. Sono le abitudini alimentari, sbagliate, di bambini e ragazzi italiani secondo l'Osservatorio nutrizionale Grana Padano. L'indagine ha riguardato 500 giovani in età scolare, ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni. Fra gli errori più gravi, secondo gli esperti, c'è la colazione, spesso saltata o fatta in maniera superficiale, quando invece è «un pasto fondamentale per tutti, in particolare per loro», spiega Claudio Maffeis, direttore di Pediatria e Malattie del Metabolismo dell'Università di Verona. «Saltare il primo pasto della giornata riduce la concentrazione e priva i ragazzi dell'energia necessaria per la mattinata», continua Maffeis.
Il problema principale sembra dunque essere la superficialità con cui i giovani racimolano l'energia che serve per far funzionare bene il loro cervello, «oltre che a contrastare obesità e sovrappeso». Se si guarda ai macronutrienti, i ragazzi che hanno partecipato all'indagine assumono il 15% dell'energia dalle proteine, il 52 da carboidrati e il 33 dai lipidi. Apporti in linea con le indicazioni raccomandate dai nutrizionisti, Ma andando a scomporre l'apporto energetico dei carboidrati, lo studio evidenzia una percentuale troppo elevata di zuccheri semplici: il 20%, quando il livello massimo indicato nei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati) è il 15.
Ancora più clamoroso è l'abuso delle bevande zuccherate: oltre la metà degli adolescenti le assume quotidianamente, anche durante i pasti principali, nonostante pubblicità progresso e interventi legislativi. Le cose non vanno meglio sui grassi: tutte le fasce d'età, dai più piccoli ai 17enni, introducono più del 10% dell'energia con gli acidi grassi saturi (grassi animali, burro, formaggi, carne rossa) e meno del 5% con gli acidi grassi polinsaturi (pesce azzurro e frutta secca in guscio e tutti i cibi che contengono omega3-omega6): esattamente l'inverso di quanto raccomandato.