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Gennaio è il momento dei proverbiali propositi che, molto spesso, riguardano gli stili di vita. Tutti sanno quanto sia difficile cambiare il proprio comportamento e le statistiche confermano che in pochi vi tengono fede a lungo, ma i buoni propositi possono comunque trasformarsi in un’ottima occasione per imparare qualcosa. Così, uno dei più prestigiosi atenei britannici, l’Imperial College di Londra, ha pensato di stilare un elenco di suggerimenti basandosi sui lavori condotti dai propri ricercatori e pubblicati nell’anno appena concluso.

Ridurre le bevande alcoliche.
Come mostra un lavoro apparso su Lancet, il più ampio studio realizzato finora sugli effetti dell’alcol, condotto su 195 Paesi tra il 1990 al 2016, non c’è un livello di consumo sicuro. L’alcol è responsabile di oltre 60 malattie, fra cui quelle cardiovascolari e oncologiche, diabete, patologie infiammatorie. Le correlazioni tra bevande alcoliche e morti premature e malattie sono chiare e sicure. Solo non consumarlo affatto riduce a zero il rischio.

In tavola, più vegetali e meno sale.
Vegetali come broccoli, cavoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles producono delle molecole chiamate indolo-3-carbinolo (I3C) che aiutano l’intestino a restare in salute, combattendo l’infiammazione e allontanando così il rischio di cancro al colon. Quanto al sale, un lavoro apparso sulla rivista Hypertension mostra che un consumo eccessivo è causa di ipertensione, non importa quanto sia salutare la dieta seguita complessivamente dagli individui.

Fumare fa male…al pianeta.
I sei mila miliardi di sigarette fumate nel mondo ogni anno da un milione di persone hanno un pesante impatto sul pianeta. I danni causati all’ambiente, spesso trascurati in favore dei danni alla salute, sono contenuti in un rapporto dell’Imperial College, presentato alla Convenzione delle Nazioni Unite sul controllo del tabacco.

Le emissioni delle sigarette, pericolose per gli ecosistemi, includono 84 tonnellate di CO2, circa lo 0,2% del totale mondiale. Inoltre, l’esaurimento delle risorse è notevole: la coltivazione di tabacco verde – che arriva a 32,4 milioni di tonnellate per la produzione di 6,48 milioni di tonnellate di tabacco secco – richiede oltre 22 miliardi di tonnellate d’acqua e oltre 5 milioni di ettari di suolo.

Al lavoro senz’auto. Pedalare per andare al lavoro regala benefici fisici e anche mentali, secondo uno studio apparso sulla rivista Environment International, condotto in sette città europee (Roma, Anversa, Barcellona, Londra, Orebro, Vienna e Zurigo) nell’ambito di un progetto finanziato dall’Europa, il Pasta Project (da Physical Activity through Sustainable Transport Approaches), per la promozione della mobilità attiva. Andare a piedi o in bicicletta aiuta a sentirsi in forma, aumentare le interazioni sociali e combattere l’inquinamento. Inoltre, chi si reca al lavoro camminando o pedalando ha un indice di massa corporea inferiore rispetto agli altri. Tra i mezzi pubblici e le automobili, sono da preferire i primi.