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È stata operata per un sospetto linfoma maligno, ma gli ingrossamenti linfatici erano solo il risultato di un tatuaggio infetto vecchio di 15 anni, che aveva causato una reazione del sistema immunitario. È accaduto ad una donna australiana, che si era presentata per una visita medica a causa di linfonodi ascellari ingrossati. Dopo vari screening, le era stato diagnosticato un tumore.

La vicenda è avvolta nel mistero ed è stata riportata sulla rivista Annals of Internal medicine: i chirurghi, durante l'operazione chirurgica, hanno infatti scoperto che i pigmenti neri responsabili dei rigonfiamenti dei linfonodi della donna derivavano da un tatuaggio sulla schiena. Non si sa ancora però perché questa reazione si sia manifestata a distanza di 15 anni. Di solito - spiegano gli esperti della rivista scientifica - reazioni allergiche, di irritazione o intolleranza agli inchiostri dei tatuaggi avvengono rapidamente. «Il sistema linfatico filtra il sangue e aiuta in caso di infezioni a far scattare la risposta immunitaria, ma in questo caso, evidentemente ha filtrato per anni i pigmenti del tatuaggio», ha spiegato Melissa Piling, dermatologa della Cleveland clinic.

«Nel 99% dei casi, questo sarebbe un linfoma», ha commentato Christian Bryant, uno dei dottori che ha diagnosticato il tumore. «Ed effettivamente un ingrossamento dei linfonodi c'è stato, solo che era dovuto all'infezione causata da un vecchio tatuaggio».

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