La legge, prima del genere al mondo, è stata approvata in Parlamento a novembre e a partire da dicembre obbliga a usare pacchetti "deterrenti" di colore olivastro, senza alcuna marca e coperti da immagini a forti tinte sui danni del fumo alla salute.
Tuttavia, diverse multinazionali del tabacco, quali British American Tobacco, Philip Morris, Imperial Tobacco e Japan Tobacco, sostengono che la legge è incostituzionale, poiché li priva della proprietà intellettuale, marchi di fabbrica e logo, senza risarcimento.
Al contrario, il Governo australiano sostiene che le compagnie detengono solo un diritto di esclusiva sui marchi, per escludere altri dall'utilizzarli. I legali del Governo hanno sostenuto che le confezioni e i loro colori attraenti sono cruciali nella promozione di un'abitudine dannosa alla salute. Proprio questo è un punto centrale emerso nel dibattimento, che ha rafforzato la posizione del Governo, ovvero che il fumo uccide.
Il Presidente della Corte di 7 giudici, Robert French, ha chiesto se i precedenti citati dai legali delle compagnie riguardassero prodotti paragonabili alle sigarette. L'avvocato del Governo ha citato l'esempio del veleno per topi, come prodotto obbligato a stampare un'avvertenza sul pacchetto per tenerlo fuori portata dai bambini. Secondo il legale, infatti, sarebbe inconcepibile se i produttori chiedessero un risarcimento qualora fosse proibito di rendere il pacchetto attraente per i bambini.
La causa, che ha coinvolto 40 avvocati, è stata seguita con interesse da diversi Paesi, fra cui Gran Bretagna, Canada e Nuova Zelanda, che valutano di adottare analoghe misure.