Quindi pare che questo Governo voglia mettere dei punti fermi riguardo al gioco d'azzardo.
"Negli Stati Uniti è così da 30 anni, in Italia ancora no - ha spiegato il Ministro - Ma nelle prossime settimane si rivisiteranno i livelli essenziali di assistenza (Lea) e la ludopatia sarà nell'elenco delle patologie".
La decisione, ha puntualizzato Balduzzi, sarà d'intesa col sistema delle Regioni e si concretizzerà poi con un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. "Cambierà tutto - ha dichiarato - ci sarà una prevenzione, un'assistenza, verranno rafforzati i servizi nelle Asl; insomma uno svolta concreta".
Verranno apportate anche alcune modifiche sulla pubblicità del gioco d'azzardo: "I tecnici del Ministero dell'Economia - ha affermato Balduzzi - stanno lavorando perché non vogliamo più vedere uno spot dove si dice che chi non gioca è un bacchettone. Proibire non è la soluzione, ma nemmeno spingere al gioco in questo modo".
Nel Governo, ha concluso il Ministro Balduzzi, "c'è una preoccupazione reale e corale, e siamo tutti pronti a pretendere rigore. La strada non è proibire, è regolamentare. I minori in particolare saranno protetti, e non “sfregiati” con spot che raccontano che “una vincita può cambiarti la vita”. Questi non ci dovranno essere più. E chi non si adeguerà perdera' la concessione".