Supporto psicologico, aiuto pratico, orientamento in servizi e strutture sono solo alcuni degli aiuti che il centro di ascolto nazionale della fondazione Ghirotti dava gratuitamente ai malati di cancro e le loro famiglie. Una voce amica per chi soffre, soprattutto per i malati oncologi. Ora rischia di chiudere per mancanza di fondi e al suo numero di telefono purtroppo non rispondono più psicologi ed esperti.
Per chi vuole salvare il centro di ascolto può partecipare alla campagna di crowfunding online per sostenerlo, servono 50mila euro. C’è tempo fino a fine giugno per finanziare il progetto all'indirizzo: www.eppela.com/fondazioneghirotti
6.000 richieste di aiuto provenienti da tutta Italia ogni anno, prendendoin carico fino a 700 persone, riuscendo a creare con loro uno strettissimo rapporto personale. Questa la fotografia della sua attività. Un importante servizio di pubblica utilità che difficilmente viene offerto dalle strutture sanitarie nazionali e che oggi rischia di interrompere la sua attività proprio per mancanza di fondi.
40 giorni di tempo per contribuire a riattivare il Centro di Ascolto di via Fratelli Ruspoli, 2 a Roma. I contributi raccolti saranno destinati a contrattualizzare e formare tre psicologi specializzati nel trattamento di patologie oncologiche e ad attività di ricerca, rilevazione dei bisogni e sensibilizzazione sui temi delle cure palliative.
Tra gli aspetti fondamentali del supporto picologico c'è quello di non far sentire soli i malati ma di sperare insieme agli altri e per gli altri, più ha un rapporto profondo con chi lo circonda più è in grado di sperare una guarigione o anche di stare meglio.
Offrivano gratuitamente non solo ascolto telefonico ai malati di cancro e le loro famiglie, ma supporto psicologico e terapie di sostegno fin dal primo contatto. Oltre ad orientamento e informazione per la diagnosi, la cura e l’assistenza e incontri diretti con le persone sia nei reparti ospedalieri sia a domicilio.
Grazie a questa voce amica, i famigliari e i malati duramente colpiti dalla diagnosi trovavano un sollievo grazie a psicologi opportunamente preparati a risponde a turno alle telefonate per alleviare dolore, alla sofferenza ed allo stato depressivo che la malattia provoca. Il servizio attivo dal 1999 ha la caratteristica di essere raggiungibile da tutti, in qualunque condizione sociale e di malattia. Il Presidente della Onlus è il giornalista Emilio Carelli, che da più di 40 anni è in prima linea combatte la sofferenza dei malati oncologici e delle loro famiglie.