Sette incontri online, sul modello del «TED Talks», ma con un unico focus: la salute degli uomini. Non potendo incontrarli di persona, gli urologi italiani hanno deciso di occupare l’«agone» virtuale per parlare a giovani, papà e nonni di come prendersi cura delle principali problematiche urologiche. Perché, se è vero che i temi da affrontare riguardano perlopiù chi ha superato gli «anta», è ormai acclarato che la salute della seconda e della terza fase della vita la si tutela già da prima. Anche per quel che riguardato l’apparato urogenitale. Da qui l’idea dei «SIU Talks», otto momenti in cui gli specialisti affrontano tematiche di interesse generale con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti. L’appuntamento, a partire dal 26 maggio, è ogni martedì alle 13: sul sito www.siu.it e su tutti i profili social della Società Italiana di Urologia.

L’urologo come «amico»

«Con questa iniziativa abbiamo voluto fare in modo che lo spettatore potesse fruire di un’opera divulgativa, in cui i medici non usano un gergo tecnico né anglicismi complicati, ma si rivolgono al pubblico con un linguaggio semplice e accattivante - spiega Giuseppe Carrieri, direttore della clinica urologica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Foggia e responsabile dell’ufficio educazionale della Società Italiana di Urologia -. È capitato a tutti noi, almeno una volta, di uscire da una visita specialistica con l’impressione di non aver capito fino in fondo quello che ci era stato appena detto.

Con questi talk vogliamo andare oltre: trasformando l’incontro con l’urologo in una chiacchierata con un amico, da cui si possono ottenere informazioni e risposte precise, chiare e verificate». Nei primi tre incontri , si è parlato di prostatiti, cistiti e disfunzione erettile. Nei prossimi (16-23-30 giugno e 7 luglio) i temi trattati saranno i seguenti: la calcolosi renale, l’andropausa, l’ipertrofia prostatica benigna e il tumore della prostata.

Al centro dei «talk» problemi anche femminili

La salute degli uomini farà la parte del gigante, ma in realtà negli incontri si parlerà anche per trattare tematiche di interesse femminile: così è stato per la cistite e sarà per la calcolosi renale. «Le problematiche urologiche non sono soltanto degli uomini: con le donne, a soffrirne sono all'incirca 17 milioni di italiani - afferma Walter Artibani, segretario generale della Società Italiana di Urologia -. Si va dalle infezioni urinarie a malattie più gravi, come i tumori della vescica e della prostata. Alla luce di questi numeri, è fondamentale diffondere e spiegare i principali temi dell’urologia nel rispetto della massima precisione scientifica.

Ciascun relatore ha puntato molto sulla chiarezza espositiva, aiutandosi con esempi presi da settori familiari a chiunque: come lo sport, il cinema e la televisione. Il risultato è un ciclo di incontri del tutto lontani dalla formula austera e un po’ noiosa che ci si potrebbe aspettare da una conferenza tradizionale».

Twitter @fabioditodaro

Sette incontri online, sul modello del «TED Talks», ma con un unico focus: la salute degli uomini. Non potendo incontrarli di persona, gli urologi italiani hanno deciso di occupare l’«agone» virtuale per parlare a giovani, papà e nonni di come prendersi cura delle principali problematiche urologiche. Perché, se è vero che i temi da affrontare riguardano perlopiù chi ha superato gli «anta», è ormai acclarato che la salute della seconda e della terza fase della vita la si tutela già da prima. Anche per quel che riguardato l’apparato urogenitale. Da qui l’idea dei «SIU Talks», otto momenti in cui gli specialisti affrontano tematiche di interesse generale con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti. L’appuntamento, a partire dal 26 maggio, è ogni martedì alle 13: sul sito www.siu.it e su tutti i profili social della Società Italiana di Urologia.

L’urologo come «amico»

«Con questa iniziativa abbiamo voluto fare in modo che lo spettatore potesse fruire di un’opera divulgativa, in cui i medici non usano un gergo tecnico né anglicismi complicati, ma si rivolgono al pubblico con un linguaggio semplice e accattivante - spiega Giuseppe Carrieri, direttore della clinica urologica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Foggia e responsabile dell’ufficio educazionale della Società Italiana di Urologia -. È capitato a tutti noi, almeno una volta, di uscire da una visita specialistica con l’impressione di non aver capito fino in fondo quello che ci era stato appena detto.

Con questi talk vogliamo andare oltre: trasformando l’incontro con l’urologo in una chiacchierata con un amico, da cui si possono ottenere informazioni e risposte precise, chiare e verificate». Nei primi tre incontri , si è parlato di prostatiti, cistiti e disfunzione erettile. Nei prossimi (16-23-30 giugno e 7 luglio) i temi trattati saranno i seguenti: la calcolosi renale, l’andropausa, l’ipertrofia prostatica benigna e il tumore della prostata.

Al centro dei «talk» problemi anche femminili

La salute degli uomini farà la parte del gigante, ma in realtà negli incontri si parlerà anche per trattare tematiche di interesse femminile: così è stato per la cistite e sarà per la calcolosi renale. «Le problematiche urologiche non sono soltanto degli uomini: con le donne, a soffrirne sono all'incirca 17 milioni di italiani - afferma Walter Artibani, segretario generale della Società Italiana di Urologia -. Si va dalle infezioni urinarie a malattie più gravi, come i tumori della vescica e della prostata. Alla luce di questi numeri, è fondamentale diffondere e spiegare i principali temi dell’urologia nel rispetto della massima precisione scientifica.

Ciascun relatore ha puntato molto sulla chiarezza espositiva, aiutandosi con esempi presi da settori familiari a chiunque: come lo sport, il cinema e la televisione. Il risultato è un ciclo di incontri del tutto lontani dalla formula austera e un po’ noiosa che ci si potrebbe aspettare da una conferenza tradizionale».

Twitter @fabioditodaro